Rockfestraid: largo spazio al talento made in Puglia

Un contest musicale a prova di scout

venerdì 8 settembre 2017 22.33
A cura di Rossella Vitrani
Si chiama Rockfestraid ed è un contest musicale tra i più attesi di fine estate. Ad animare il cortile retrostante la chiesa Cuore Immacolata di Maria (sita in via Bramante) sabato 9 settembre ci penseranno band emergenti locali differenti per età e generi musicali. Durante l'evento ogni band proporrà due brani tratti dal proprio repertorio, in una serata all'insegna della musica live e del talento giovanile tutto "made in Puglia" e, stando a quanto recita la locandina, «non sono esclusi colpi di scena». Sarà dunque un bel modo per intrattenere a suon di note e dar spazio ai giovani talenti, che saranno giudicati da una giuria d'eccezione e si contenderanno il premio finale in denaro. A deciderne le sorti i maestri di musica Gaia Laforgia, Domenico Giannini e Michele Malizia mentre a presiedere la giuria sarà Dario Doronzo, Jazzista di fama internazionale, attualmente insegnante di tromba presso il Liceo Musicale e di Tromba Jazz al conservatorio Sanata Cecilia di Roma.

Abbiamo incontrato Fabio Delvecchio - capo scout - tra gli organizzatori del contest, per capirne un po' di più o farci svelare qualche anticipazione.
Come è nata l'idea di un contest musicale nella vostra sede e a chi è rivolto?
«È nata nella quarta branca Raider (che raccoglie i ragazzi dai 19 anni in su) dell'associazione Scout Assoraider della città. Ogni anno la branca raider deve realizzare un'impresa che può attuarsi nelle più svariate forme e nature. In questa occasione, notato il malcontento di alcuni gruppi emergenti del nostro territorio, si è voluta dare la possibilità di esibirsi a costo zero in un evento organizzato nei minimi dettagli. Sabato ogni band si esibirà su un palco con un service professionale dinanzi a una giuria di musicisti di fama nazionale e internazionale».
Spiegaci la scelta del nome "Rockfestraid".
«Rockfestraid alla lettera vuol dire festival rock del gruppo Raider, un modo per dar voce ai giovani, al loro talento in pieno stile scout».
Come è avvenuta la scelta delle band e qual è il comune denominatore?
«Sulla base del regolamento pubblicato sulla nostra pagina Facebook è avvenuta la selezione delle band. Si è preferito selezionare i gruppi in modo variegato, lasciando spazio a tutti i generi musicali, dal punk al rock, da quelle composte da due a sei elementi. Il comune denominatore sarà senza dubbio la passione per la musica che animerà musicisti e pubblico presente».
Puoi anticiparci qualche nome di quelle presenti?
«Posso solo invitarvi a guardare la nostra pagina facebook. Ogni giorno saranno svelati i nomi delle band partecipanti con una piccola biografia».
Cosa vuol dire essere uno scout e come lo scautismo si coniuga con la promozione del talento giovanile?
«Essere scout vuol dire essere cittadini dotati di grande senso civico che credono che il mondo possa ancora essere un posto migliore. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo alla comunità in nome di quella "fratellanza scout" che ci accomuna da più di cento anni. Si tratta del movimento giovanile più grande al mondo, dunque spazio ai giovani e ad ogni espressione del loro talento, specie in un momento difficile come quello odierno che sembra vanificare ogni speranza di trovare impiego e di dar spazio alle passioni e ai sogni».
Pensi che la città della Disfida promuova sufficientemente il talento o si può far di più? Se sì, in che modo?
«A livello locale molto ancora c'è da fare. Sarebbe bello che la città creasse un luogo dove gruppi di giovani possano incontrarsi, confrontarsi e magari una sala d'incisione fruibile senza costi. Sogno troppo?».