Riforma degli Iacp, troppa disattenzione per la Bat

Nessuna nuova sede per la sesta provincia, la proposta è per un'unica agenzia regionale

giovedì 30 gennaio 2014
A cura di Ida Vinella
Il presidente della sesta provincia pugliese, Francesco Ventola, continua a chiedere a gran voce una risposta da parte della Regione in merito alla possibilità (per ora negata) di una nuova sede Iacp nella Bat, facendo seguito ad una polemica che da settimane si agita intorno alla riforma regionale degli Iacp (Istituti Autonomi Case Popolari). La delegazione composta dal Presidente della Provincia Francesco Ventola, dal sindaco del Comune di Trani Luigi Riserbato, dal vice-sindaco di Barletta Anna Rizzi Francabandiera e dall'assessore all'Edilizia del Comune di Andria Luigi Di Noia, in rappresentanza dei tre capoluoghi della Bat e dell'intera provincia, ha trovato però porte chiuse in regione.

«Ci ha lasciato non poco interdetti la disattenzione riservataci dalla Regione Puglia - ha dichiarato il presidente Ventola - per l'audizione programmata sul disegno di legge in materia di edilizia residenziale pubblica. Se la nostra presenza era motivata dal bisogno di una diversa considerazione nella trasformazione degli Iacp in Arca, prevedendone una anche per la sesta Provincia pugliese, l'approccio non è stato dei migliori». «In un ente pachidermico – riporta il comunicato stampa diramato dalla dall'ufficio stampa della provincia - nessun amministratore regionale o personale responsabile se ne è fatto carico. In sintesi, a causa della contestuale convocazione del Consiglio Regionale, la prevista seduta della V Commissione Consiliare è saltata».

«Grazie al sopraggiungere dell'assessore al ramo Angela Barbanente, cui si è unito il consigliere regionale Franco Pastore, seppure in un incontro informale - ha aggiunto il presidente - abbiamo espresso il nostro punto di vista che non può accettare discriminazioni a carico del nostro territorio. Se il principio è una agenzia per provincia, anche la Provincia di Barletta - Andria - Trani, con i suoi oltre 5 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica ne ha diritto. Sulle posizioni da noi espresse, l'Assessore alle Politiche Abitative Barbanente ci è parsa meno rigida rispetto alle sue posizioni iniziali, riservandosi le considerazioni ulteriori su eventuali modificazioni al Ddl che arriverà conclusivamente in Consiglio Regionale».

«I margini perché la nostra provincia sia rappresentata congruamente nella riorganizzazione e nel complesso impegno di riforma degli Iacp ci sono – ha dichiarato in un comunicato il consigliere regionale barlettano Franco Pastore - La previsione della loro trasformazione in cinque agenzie, dalle quali è, appunto, esclusa la provincia Bat, ha destato malumori e legittimi risentimenti nei rappresentanti istituzionali dei comuni e capoluoghi di quella provincia, motivo per cui oggi era previsto un incontro in V Commissione. Al di là degli equivoci su tale circostanza, chiariti e superati, un momento di confronto c'è stato».

Nel corso dell'incontro, in ogni caso, l'assessore Barbanente ha spiegato i motivi dell'esclusione di un'agenzia per la sesta provincia, sottolineandone i problemi di natura economica. In questa sede il consigliere Pastore ha ribadito che «un'agenzia unica per tutta la regione sarebbe una soluzione che non farebbe torto ad alcuno».

Dopo il mancato ricevimento della delegazione istituzionale in regione, sono comunque giunte le scuse del presidente della V Commissione regionale Donato Pentassuglia che ha fissato l'audizione per questa mattina.