Reati sessuali, «siamo sconcertati»

Intervento di Mennea e Grassi, in tutela di donne e minorenni. «Non possiamo permetterci di andare in questa direzione»

giovedì 22 luglio 2010
«Siamo sconcertati dalla decisione della Corte Costituzionale di non punire con il carcere preventivo gli indagati per reati sessuali, anche ove sussistano gravi indizi di colpevolezza». Non usano mezzi termini Ruggiero Mennea, consigliere regionale del PD e Gero Grassi, parlamentare del Partito Democratico, sulla sentenza odierna della Corte Costituzionale, che ha bocciato una norma, prevista in un decreto legge approvato lo scorso anno, che imponeva il carcere per i sospettati di delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile.

«E' una decisione che va in netta controtendenza con la degenerazione attuale della società e non tutela affatto le donne e i minorenni – affermano i due esponenti del Partito Democratico –. Per reati di questo tipo non è ammissibile nessun tipo di tolleranza ma è necessaria una repressione dura, senza sconti. Il carcere sin da subito è l'unica soluzione possibile per chi si macchia di azioni così vergognose. Su questo fronte il PD deve spendersi con tutte le sue forze, anche a costo di intraprendere una crociata. Quasi ogni giorno i telegiornali riferiscono di violenze sessuali ai danni di donne e minorenni – concludono Ruggiero Mennea e Gero Grassi –, una maggiore tolleranza rischierebbe di peggiorare ulteriormente una situazione già preoccupante. E' chiaro che non possiamo permetterci di andare in questa direzione»