Piano del commercio su aree pubbliche, «già vecchio e inutile»

Dubbi e pareri negativi delle associazioni di categoria

lunedì 9 febbraio 2015
«E' passato poco meno di un mese dalla mancata approvazione in Consiglio Comunale, a Barletta, del Piano del Commercio su Aree Pubbliche, atteso con oltre 13 anni di inspiegabile e colposo ritardo. Il Consiglio Comunale pare voglia riprovarci ed è perlomeno curioso che nessuno dei tanti politici e burocrati che vorrebbero appuntarsi la medaglietta sul petto e qualche prestigioso ed ambito benefit, compresi i componenti di commissioni, abbiano sentito la necessità o almeno la curiosità di fermarsi un attimo a valutare attentamente i molteplici punti di criticità di quel Documento portato all'approvazione del Consiglio Comunale. Sentire magari la necessità di ascoltare i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, che non è un optional ma un dovere istituzionale oltre che il naturale desiderio di approfondimento di temi delicati e di questioni tematiche che bisogna conoscere a fondo prima di potersi esprimere a riguardo, anche per evitare di approvare provvedimenti già vecchi e poco efficaci, se non addirittura penalizzanti ed inutili e a Barletta, con questo Piano così come concepito, il rischio è più che reale». A firmare la nota è Savino Montaruli di Unimpresa Bat, che convoglia il parere negativo delle associazioni categoria sul piano del commercio che oggi è al vaglio del consiglio comunale di Barletta.

«A questo punto, visto che qualcuno ha deciso di andare avanti comunque, anche di fronte al fatto che il parere delle Associazioni di Categoria tutte sia stato fortemente negativo rispetto alla bozza presentata loro e curiosamente tali osservazioni negative non risulterebbero essere state allegate agli atti pubblicati, con grave omissione, se così fosse realmente, la questione assume particolare delicatezza in quanto se il Piano dovesse essere approvato così come presentato, cosa assai improbabile, anche per note motivazione di carattere politico delle quali non ci importa granché, allora significherebbe, a nostro avviso, approvare un Documento che produrrebbe ancor più confusione e alimenterebbe ancor più disagio e problemi ai già tanti sopportati ogni giorno ed ogni settimana dagli Operatori del Commercio su Aree Pubbliche ma anche dai poveri Vigili Urbani che devono dimenarsi e fare acrobazie per gestire situazioni ingestibili.

Anche gli sforzi economici sostenuti dal comune con fondi pubblici elargiti con disinvoltura a favore dei soliti noti sarebbero stati mal gestiti e vanificati visto che quel lavoro pagato non pare abbia prodotto utilità allo stato delle cose e alla luce delle vigenti normative visto che lo strumento all'attenzione del Consiglio, nella sua stesura iniziale e prima che fosse rivista con le nostre osservazioni rimaste poi incomplete per "un vuoto di rapporti", altro non era che una neanche tanto riuscita scopiazzatura inconsistente di atti prodotti in altri comuni.

I chiarimenti richiesti per iscritto e formulati ufficialmente al comune di Barletta da parte delle Associazioni di Categoria Fiva Confcommercio Bari E Bat – Anva Confesercenti Bat – Unimpresa Bat – Federcommercio – Batcommercio2010 Cna Puglia – Acab (Associazione Commercianti Ambulanti Bat) con la nota del 29 luglio 2014, sono rimaste carta morta e il Piano verrebbe addirittura portato in C.C. senza allegati quei pareri obbligatori per legge e quindi un documento passibile, se approvato, di illegittimità e nullità. Non ci soffermiamo oltre sugli affidamenti ad "esperti" sindacal-tecnicist-businessmanwoman ed a tutto quello che avrebbero dovuto produrre in termini di atti e documenti a fronte dell'enorme somma di denaro ricevuto per tali finalità. Vogliamo piuttosto sottolineare che tutto il lavoro che avrebbe dovuto essere parte consistente e fondamentale del Piano in approvazione non è stato fatto e se qualcosa è stato previsto è purtroppo relegato unicamente nell'Art. 54 e solo come "Norma di Indirizzo" ma un Consiglio Comunale, dopo 13 anni di colpevole ritardo, non può limitarsi ad approvare ancora delle semplici "Norme di Indirizzo", a meno che non abbia già in mente altri affidamenti per altri elaborati destinati a rimanere per anni nei cassetti impolverati quindi inservibili.

Noi francamente crediamo che nel prossimo Consiglio Comunale non accadrà nulla cioè il Piano non verrà approvato non per crisi politica ma per senso di responsabilità e la Regione Puglia non nominerà il Commissario ad Acta, non avendolo fatto finora, omettendo atti previsti dalla legge anche perchè siamo in piena campagna elettorale e non vuole ulteriormente infierire sulla già tanto delicata situazione politica barlettana quindi tutti ancora contenti e pronti a focalizzare le proprie attenzioni alla campagna di raccolta dei voti mantenendo ben in equilibrio rapporti storici con certi soggetti che, dopo essere stati ben unti, devono dimostrare di essere anche, in qualche modo, riconoscenti. La storia continua ed è sempre, purtroppo, la stessa».