Piano del commercio, Divincenzo risponde a Piazzolla

«Proposte dalle opposizioni e non il solito lamento propagandistico»

venerdì 27 febbraio 2015 19.26
«Ma di quale "beffa" ciancia la consigliera comunale di Forza Italia Rossella Piazzolla a proposito del Piano del Commercio che l'Amministrazione comunale, effettivamente dopo 13 anni, ha sottoposto all'esame del Consiglio?» Riportiamo la replica dell'assessore alle politiche dell'innovazione e della competitività, Antonio Divincenzo, all'intervento della consigliera Piazzolla riportato in questi giorni dalla stampa locale.

«La consigliera Piazzolla dovrebbe guardarsi attorno, visto che è stato proprio un consigliere di minoranza a formulare una richiesta di rinvio vista l'ora tarda, quando è cominciato il dibattito sul provvedimento. Proposta respinta dalla maggioranza di centro sinistra, pronta ad affrontare il punto. Ma considerata la portata del provvedimento, e in segno di disponibilità al confronto di merito su un provvedimento così significativo, mi sono personalmente fatto carico di intervenire – dopo una apposita sospensione dei lavori – per chiedere il rinvio del punto all'ordine del giorno con l'impegno che sia inserito al primo punto del prossimo Consiglio. A me risulta che la proposta sia stata accettata all'unanimità. La consigliera Piazzolla si era distratta? Se parliamo di mancanza di rispetto della categoria dei commercianti ambulanti, sarebbe opportuno che la consigliera verifichi quali e quanti passaggi concertativi e informativi obbligatori sono stati scontati, attraverso i quali tutte le sigle sindacali si sono impegnate a migliorare il testo. Non solo: dopo l'approvazione della delibera di Giunta e l'affissione del provvedimento all'albo pretorio per 15 giorni, nessuna proposta di modifica è pervenuta da alcun organismo. Non me ne voglia, la consigliera Piazzolla, ma credo sia anche merito del minuzioso lavoro preventivo con le organizzazioni sindacali compiuto dal sottoscritto insieme alla dirigente Scommegna.

Il Piano del Commercio sulle aree pubbliche apre una prospettiva di rivisitazione delle nostre fiere e aree mercatali, caricandosi della responsabilità politica di affrontare i disagi e le problematiche che si verificano quotidianamente. E parlo di responsabilità politica perché non viviamo in assenza di regolamenti, anzi: su questa materia interviene un regolamento regionale, a cui si è sempre e comunque fatto fede. Ma il provvedimento va oltre la mera disciplina delle aree mercatali. Proprio per offrire un risvolto occupazionale, l'indirizzo dato dal piano è costituito dalla messa al bando di posteggi liberi che potrebbero offrire garanzie e certezze occupazionali a coloro che vivono questa esperienza lavorativa. Di qui l'auspicio che il piano del commercio possa presto riprendere il suo cammino e che in sede di Consiglio possano arrivare, anche dalle opposizioni, proposte migliorative invece del solito lamento propagandistico».