No allo ius soli, «Gli amministratori pongano l’attenzione su questioni più urgenti»

La nota di Andrea Cortellino, referente CasaPound Italia

giovedì 13 novembre 2014 19.53
"No ius soli. Prima gli italiani", questo il testo dello striscione affisso nella notte da CasaPound Italia nei pressi del comune per protestare contro la convocazione straordinaria del consiglio comunale per l'approvazione del regolamento finalizzato al conferimento, seppur in maniera simbolica, della cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia e residenti a Barletta.

«In un momento storico di forte crisi economica, in un Paese con milioni di disoccupati e una pressione fiscale in continuo aumento, la priorità per la nostra giunta comunale è la cittadinanza per i figli degli immigrati» dichiara Andrea Cortellino, referente locale di CasaPound Italia. «L'introduzione dello ius soli, lungi dal risolvere i problemi dei figli nati in Italia da genitori extracomunitari, aumenterebbe esponenzialmente il flusso migratorio verso le nostre coste, già invase dall'immigrazione a causa dell'operazione Mare Nostrum. Inoltre, è bene ricordare come già ora la legge permetta alla stessa categoria di diventare cittadini italiani una volta maggiorenni.

Ci opponiamo fermamente a questa linea di condotta sull'immigrazione, slegata dalla drammatica situazione del nostro Paese. Una condotta che rischia di alimentare un attrito sociale ulteriormente acuito dalle politiche di quella sinistra che si riempie la bocca di parole come antirazzismo e uguaglianza, ma che non si pone problemi ad anteporre gli interessi degli immigrati a quelli dei cittadini italiani. Gli amministratori pongano l'attenzione su questioni e problematiche ben più importanti e territoriali che da troppo tempo attendono risposta da una politica ormai distaccata dalla realtà della nostra città – conclude Cortellino - invece di tentare di modificare una legge assolutamente equilibrata per introdurne un'altra che riduce la cittadinanza ad un mero fatto burocratico»