Mennea: «Interessi elettorali fuori dalle corsie degli ospedali»

Invito al direttore della Asl Gorgoni: «Anomali interessi sui singoli reparti»

mercoledì 29 ottobre 2014 0.01
«La sanità barlettana sta soffrendo per via del caldo clima elettorale, e per questo le prime avvisaglie della febbre politica stanno facendo peggiorare le condizioni del dibattito intorno all'ospedale "Dimiccoli" di Barletta». Torna sul tema il consigliere regionale Ruggiero Mennea, che lancia un auspicio: sgomberare il campo delle prime rapide strumentalizzazioni elettorali in tema di sanità pubblica, facendo riferimento alle notizie degli ultimi giorni.

«La chiarezza negli intenti può essere offuscata dagli interessi personali – riferisce il consigliere Mennea – tanto che all'inaugurazione ufficiale dell'elisuperficie del "Dimiccoli", prezioso strumento per il soccorso d'emergenza, è stata fatta precedere un'inaugurazione del tutto abusiva il 1 settembre 2014: un elisoccorso di estrema delicatezza avvenne senza autorizzazione, su una pista che ha ricevuto ufficialmente l'autorizzazione ENAC solo il 27 ottobre 2014, quasi due mesi dopo. Ad oggi, non vi è stato nessun riscontro per quella vicenda.

Ma non basta: nella febbre elettorale è stata anche formulata la richiesta di attivazione in tempi celeri della Breast Unit presso l'Ospedale di Barletta, attivazione che è già avvenuta con evidenza pubblica, con l'inaugurazione del 27 giugno 2014, alla presenza del sindaco di Barletta Pasquale Cascella, dell'assessore alle Politiche della Salute Elena Gentile, del direttore generale della Asl Bat Giovanni Gorgoni e degli organi di stampa».

L'ospedale "Dimiccoli" di Barletta è ancora al centro di diverse attenzioni anche per il reparto di riabilitazione cardiologica, per il quale si sono diffuse lamentele contro la Asl per la chiusura definitiva del servizio. Tuttavia il reparto di riabilitazione cardiologica di Barletta non è mai stato soppresso, mentre alcune voci politiche continuano a denunciarne lo stato di chiusura. Sulla vicenda perciò si invoca presto un chiarimento da parte del Direttore Generale. «L'interesse "anomalo" sui singoli reparti ospedalieri, come nel caso preciso della "Breast Unit" abbondantemente inaugurata quattro mesi fa – sostiene il consigliere regionale Mennea - lascia pensare che non ci sia una reale attenzione per la salute dei cittadini, ma piuttosto un interesse politico che, alle volte, fa addirittura anticipare le inaugurazioni o ne fa chiedere il bis di quelle già fatte».

«Sono fermamente convinto – evidenzia Mennea - che la politica "elettoralistica" debba restare fuori dalle corsie degli ospedali, soprattutto a ridosso delle prossime elezioni regionali: nel caso contrario si dà solo adito all'idea che gli ospedali siano meri serbatoi di voti, da poter utilizzare per gli interessi "carrieristici" di singoli politici, e non nell'esclusivo interesse della tutela della salute dei cittadini, come invece dovrebbe sempre essere».

«Invito pertanto il Direttore Generale, che bene ha fatto finora a gestire la nostra Asl tanto da risultare l'unico manager delle Asl pugliesi ad aver superato l'esame di verifica conclusivo, a proseguire sulla stessa strada – conclude Mennea - esercitando in pieno le sue funzioni di controllo e di tutela delle strutture sanitari affinché non si trasformino in comitati elettorali al servizio di tutori di interessi di parte e non di interessi generali, veramente a favore dei bisogni dei cittadini».