Mennea al convegno Cisl: “La riforma della scuola non può prescindere dal dialogo”

"La Regione Puglia sia volano di progetti condivisi"

mercoledì 20 maggio 2015
"Una riforma importante come quella della scuola non può prescindere dall'ascolto di docenti, studenti e loro genitori, presidi, collaboratori amministrativi e anche dei bidelli. Bisogna dialogare e discutere con tutti, con l'anima della scuola. Solo discutendo le diverse modifiche con le forze sociali e con gli addetti ai lavori, si può approdare ad una riforma che garantisca un sistema scolastico adeguato che possa guardare al futuro nel migliore dei modi". Lo ha dichiarato Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, al convegno "Lavoro pubblico e scuola… innovare o riformare?", organizzato dalla Cisl Scuola e dalla Cisl Fp e svoltosi nel pomeriggio di ieri a Barletta.

Ruggiero Mennea a conferenza Cisl
"Ho partecipato al convegno da uditore attento poiché gli enti locali e le Regioni saranno coinvolti direttamente nella definizione degli ambiti territoriali, con particolare attenzione all'offerta formativa finalizzata a soddisfare anche le peculiarità del territorio", spiega Mennea. "La Regione Puglia dev'essere volano di progetti e di intese per mettere in stretto rapporto le imprese e le istituzioni scolastiche, visti i contenuti del DDL in materia di alternanza scuola-lavoro. E la Regione sarà coinvolta negli avvisi pubblici in materia di edilizia scolastica in quanto selezionerà i migliori progetti presentati dagli enti locali per la realizzazione di nuove scuole e li trasmetterà al Ministero dell'istruzione ai fini dell'assegnazione del finanziamento. Per questo è necessario essere già preparati in modo tale da poter essere subito operativi".

"Invitato ad un intervento, ho sottolineato che la concertazione, il dialogo, il confronto e la discussione con chi vive ogni giorno il mondo della scuola e ne conosce pregi e difetti, sia doveroso e indispensabile. Il Pd lo sa benissimo e non si sottrarrà certamente a questo passaggio", sottolinea Mennea. "È chiaro che, da entrambe le parti, si debba essere animati da spirito costruttivo e da buon senso. Le ragioni sacrosante del cambiamento e dell'innovazione, varata dal governo Renzi anche in altri settori strategici della società, devono tener conto delle istanze che provengono dalle varie categorie che rappresentano l'universo scolastico. E, dall'altra parte, bisogna evitare le barricate in luogo di una mediazione sinergica che sfoci in una riforma più condivisa e funzionale".