M5S: Grillo dixit, e cade la rappresentanza in Consiglio comunale

Grazia Desario costretta a lasciare l’attività consiliare

lunedì 20 aprile 2015 0.06
A cura di Floriana Doronzo
Una e trina la storia del Movimento Cinque Stelle della città di Barletta. C'era una volta Patrizia Corvasce, candidata sindaco ai tempi delle elezioni amministrative; ma il 7 novembre 2013 decide di lasciare il Consiglio comunale per questioni strettamente personali. A lei subentra Claudia Catino, la quale - dopo 16 mesi di mandato - rassegna le dimissioni «con grande dispiacere, ma costretta da motivi personali».

L'ultima, ma forse la più significativa delle tre dimissioni, è quella di Grazia Desario, consigliere comunale M5S, all'indomani della lontananza di Catino. A premere verso il centro era stata Patrizia Corvasce, contraria alla nomina di Grazia Desario perché non validata dal movimento e quindi contro il regolamento. L'effetto di questa spinta centripeta viene pubblicato dalla stessa Desario, sul suo profilo Facebook: «Il m5s di Barletta ha fallito! Ho ricevuto dallo staff di Beppe Grillo la comunicazione di sospensione immediata dall' attività consiliare a nome del m5s. Mi riservo di chiedere le motivazioni politiche che hanno spinto lo staff a questa allucinante decisione. Pertanto, è da ritenersi scomparsa la rappresentanza del m5s dal Consiglio Comunale. In tutti i casi, continuerò a rappresentare i miei elettori e i cittadini tutti. PROVATE A CACCIARMI ADESSO!». Un fulmine a ciel non certo sereno, mandato da Dio Zeus sui suoi prodi.

Cosa resta dopo la crisi della sedia vuota? E' battaglia tra gli ortodossi-osservanti del regolamento, attivisti disfattisti e denunciatori del sistema, subito imbavagliati. La spaccatura deriva da più crepe: la corsa alla regione è stata sfiduciata da più parti, ma lo sguardo dei capoluoghi della Bat dovrà rientrare sulle partite in casa, prima di rivolgersi alle trasferte. Un movimento in quarantena fino alle elezioni. Non c'è due senza tre, il quarto verrà da sé?