L’UICI e il Rotary Club uniti: borsa di studio per un'ortottista riabilitatrice

«Non sottovalutare l'ipovisione». Elencate le varie tecniche di intervento

domenica 6 marzo 2011
A cura di Francesca Piazzolla
Si è tenuta un'iniziativa promossa dai Rotary Club di Barletta nella quale sono stati consegnati € 2.000 quale borsa di studio per un'ortottista riabilitatrice da far operare presso il nascente centro di ipovisione dell'unità operativa di oculistica dell'ospedale di Barletta. Nella riunione presieduta dal Presidente dei Rotary Ruggiero La Porta, sono intervenuti il Primario della stessa unità operativa, Dott. Vito Montaruli, la Dott.ssa Piera Faggella, medico della stessa unità.

È intervenuta anche la Dott.ssa Dimiccoli, ortottista riabilitatrice che ha tenuto una relazione sulle attività di riabilitazione per gli ipovedenti. A conclusione è intervenuto il Dott. Francesco Giangualano, Presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Sezione Provinciale BAT, il quale oltre che ringraziare i Rotary per l'iniziativa ed aver sottolineato le attività dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha anch'egli tracciato alcuni aspetti psicologici e sociali degli Ipovedenti.

Dopo l'apertura dell'evento da parte del presidente della Rotary club e dopo i vari ringraziamenti la parola è passata ai veri protagonisti della serata, i relatori, nonchè il dottor Mardullo, che ha fatto presente come sin dal maggio 2005 sia impegnato in questa sfida che vorrebbe culminare con la creazione del tanto auspicato centro d'ipovisione a Barletta, impegno che ha subìto anche rallentamenti dovuti ai vari cambiamenti dei direttori generali della ASL. La dottoressa Faggella ha affermato come l'ipovisione sia una minorazione da non sottovalutare, continuando a descrivere le varie patologie degenerative. La dottoressa ha auspicato l'importanza di far nascere questo centro a Barletta, dal momento che ad oggi un'ipovedente per sottoporsi a terapie riabilitative deve recarsi a Bari o Foggia.

La dottoressa Dimiccoli, ortottista già specializzata e operativa nel centro d'ipovisione di Bari, ha elencato le varie tecniche d'intervento volte al ripristino del residuo visivo dei pazienti ipovedenti, illustrando come si opera all'interno di questi centri, con le terapie riabilitative che consistono nel sottoporre il paziente a dei piccoli esercizi che stimolano la percezione visiva dell'ipovedente facendo notare che esercizi di questo tipo come ad esempio riordinare le lettere, potrebbe risultare un semplice esercizio per molti ma che per gli ipovedenti è abbastanza difficoltoso ed è per questo che è importante rieducare il paziente. Al termine della dimostrazione compiuta dalla dottoressa Dimiccoli, il presidente del rotary ha consegnato la borsa di studio al presidente della UIC BT, il dottor Giangualano, il quale, ringraziando tutti ha insistito sulla importanza di questo progetto.
L'UICI fu fondata a Genova il 26 ottobre 1920 con il nome di Unione Italiana dei Ciechi da alcuni militari che persero la vista durante il primo conflitto mondiale, tra cui Aurelio Nicolodi che ne divenne il primo presidente. Attraverso i suoi rappresentanti e molti soci volontari, l'UICI ha condotto numerose lotte politiche e sociali, grazie alle quali i ciechi e gli ipovedenti si vedono riconosciuti diritti fondamentali quali il diritto allo studio nella scuola comune, il diritto al lavoro, il diritto a ricevere un'indennità che varia a seconda del visus della persona con disabilità visiva.

Negli anni, l'UICI ha sviluppato una serie di servizi per far fronte alle necessità di ciechi e ipovedenti in rapporto alla società in continua evoluzione. Nel 2007 il suo nome originario è cambiato in quello attuale nonostante l'associazione si occupasse ormai da qualche decennio delle problematiche degli ipovedenti.