Intervista all'onorevole Mantovano, sottosegretario di Stato all'Interno

Immigrazione e lotta alle mafie i temi affrontati. Alleanza fra cittadini e istituzioni sul fronte sicurezza

martedì 1 febbraio 2011
Punto centrale nel tema sicurezza è l'immigrazione, c'è da parte degli immigrati collaborazione con le istituzioni dedite alla lotta alla criminalità? Ma soprattutto cosa ne pensa del fatto che l'89% dei reati per mano di immigrati sia commesso da quelli irregolari?

Non va bene dire immigrati in generale, la linea di confine per quanto riguarda i problemi di sicurezza sta regolare i clandestini. I regolari non danno nessun problema ulteriore rispetto a quello del cittadino italiano. I clandestini sono al confine delle regole, questo spiega perché l'attività di governo in materia di sicurezza ha puntato e punta ancora adesso a respingere il più possibile l'aria della clandestinità.

Non crede che attaccare personaggi pubblici come Saviano, che hanno collaborato con le forze dell'ordine e le istituzioni, e contribuito a combattere le mafie, faccia perdere coraggio e fiducia ai cittadini, nei confronti anche delle istituzioni?

Il governo, le forze di polizia e l'autorità giudiziaria fanno la loro opera a prescindere da quanti libri si vendano e da che cosa sia scritto nel libro. Io ritengo che Saviano abbia dato un contributo importante nella consapevolezza diffusa del fenomeno camorra, facendo diventare la camorra un problema non più soltanto campano ma nazionale. Ho l'impressione che si sia innamorato di quello che ha scritto cinque anni fa, e che questo innamoramento non gli permetta di cogliere gli sviluppi positivi dell'azione di contrasto, e che oltre ad essersi innamorato di quel modello si innamori anche di certi suoi fan che gli fanno soltanto male.

Stefania Lamacchia