Intervista a Cheryl Porter, la 'Mina' in black

L'artista di fama internazionale interpreta la discografia di Mina. Si è esibita con lei l'Orchestra della Magna Grecia

venerdì 18 marzo 2011
A cura di Redazione Barlettalife
Quando si mescolano ingredienti diversi e contrastanti ma di qualità, il risultato è sorprendente. Mix strepitosi di ingredienti in cucina meravigliano il palato creando nuovi gusti, come quello agrodolce, ma quando questo accade nell'ambito musicale la questione è diversa. A meravigliarsi questa volta è l'anima. Cheryl Porter, grandissima voce internazionale ed appassionata di cucina (soprattutto pugliese), ha dato vita ad una nuova ricetta musicale, il progetto "Mina in Black". Con le sue interpretazioni in chiave jazz, personali e profonde, Cheryl reinventa le canzoni di Mina più conosciute facendole diventare nuove e fresche ,dando vita ad un concerto pieno di eleganza ed emozioni.

La redazione di Barlettalife ha incontrato la cantante di fama internazionale nel teatro di S. Lucia, a Gioia del Colle, in occasione di uno dei concerti organizzati dall'orchestra della Magna Grecia, di cui il maestro Piero Romano è il direttore artistico. In questa occasione a collaborare con Cheryl Porter c'è il maestro Antonio Palazzo, che dirige l'orchestra ma è anche il talentuoso arrangiatore dei brani.

Cheryl ha registrato più di 20 cd di Spiritual, Jazz e Gospel, e più di 40 singoli. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di esibirsi in 15 paesi, per un pubblico sempre più numeroso. Nonostante il suo successo e le sue numerose collaborazioni con grandi nomi d'arte di generi diversi, come Paolo Conte, Katia Ricciarelli, Luciano Pavarotti, Mariah Carey, Bono degli U2, Andrea Bocelli, Gianni Morandi, The Blues Brothers e tanti altri, ha conservato il carattere umano e socievole tipicamente americano. E' accompagnata dal suo compagno, a cui è rivolta la romantica dedica del suo ultimo album "Mina in Black 2", che si allontana dal camerino. Le rivolgiamo così qualche domanda:

Come ti stai trovando con l'orchestra della Magna Grecia, che sta sostituendo la tua band?

Mi sto trovando benissimo, è un'orchestra straordinaria. Si cimenta con la stessa bravura in tutti i tipi di musica, dalla leggera e classica alla contemporanea, jazz e moderna. Mi trovo benissimo, qualsiasi cosa io proponga riesce bene.

Il tuo ultimo cd è dedicato a Mina. Cosa ti ha colpito di lei?
Well, mi piace la voce di Mina, non avevo mai sentito una voce italiana come la sua. Quando sono arrivata in Italia, più di dieci anni fa,pensavo che la musica Italiana fosse principalmente classica e non sapevo quanto fosse diffusa anche la chiave jazz. Mina canta infatti in una chiave blues e jazz. Mi sono avvicinata subito alla sua musica perché la sua voce è incredibile. Anche la sua storia. Mina è una donna forte che non ha avuto paura di mostrare anche la sua vulnerabilità.

Mina non si fa vedere in pubblico da anni, per gli italiani è quasi un mito e un mistero. L'hai conosciuta di persona?
Non sono riuscita a vederla neanch'io, ma mi farebbe piacere conoscerla personalmente.

Quando eri ragazza avevi dei miti, dei cantanti a cui volevi somigliare?
Ho gusti eclettici, ascoltavo musica classica: Maria Callas, ma anche Aretha Franklin, Beyonce, Tori Amos, Radiohead. Per questo quando canto è interessante, perché si possono sentire vari generi.

Sei nata e vissuta per molti anni in America, ma il tuo compagno "tiene o' core italiano". Cosa hanno di diverso gli uomini italiani da quelli americani?
Penso di avere il miglior marito del mondo. Non so come le altre donne italiane se lo siano fatte scappar via. E' molto disponibile e ci troviamo benissimo. E' laureato in ingegneria elettronica ma ci siamo conosciuti in un concerto perché lui suona il basso. All'epoca studiava ingegneria full-time. Ora facciamo solo musica e siamo sempre insieme, sempre in tournee. Non è stancante, anzi.. è bellissimo!

Ti ha conquistato anche con la cucina italiana?

(Ride.) Si mangia benissimo in Italia, mi piace soprattutto il cibo pugliese: orecchiette, cime di rapa, parmigiana, riso patate e cozze, focaccia, mozzarella, burrata...

Sai cucinare?
Non ho ancora provato, ma mi sono fatta fornire le ricette da una mamma barese.

Il tuo motto recita "Canterò ogni volta che il Signore mi dirà di cantare, obbedendo alla volontà di Dio". C'è un collegamento tra la musica e la religione?
Certo, mi ritengo molto fortunata, penso che il Signore mi abbia dato un dono e un talento. La nostra missione è di condividerlo e di portare un messaggio di speranza e di fede. Sono molto credente.

Tra i numerosi artisti italiani con cui hai collaborato ce ne è uno che ti sta particolarmente a cuore?

Mi piace tantissimo Paolo Conte, l'ho conosciuto due anni fa e siamo diventati amici. Mi ha colpito non solo come artista ma anche come persona. E' un po' timido, ed è un galantuomo.

L'intervista finisce qui, dopo aver lasciato Cheryl prepararsi per il concerto. Per ulteriori info sulle prossime collaborazioni dell' orchestra Magna Grecia è consigliabile consultare il sito www.orchestramagnagrecia.it
Cheryl Porter © Redazione Barlettalife
Cheryl Porter © Redazione Barlettalife