Inquietante schiuma bianca sulla spiaggia di Barletta

La denuncia del Collettivo Exit: «Le emergenze ambientali peggiorano»

giovedì 22 dicembre 2016
«Mentre la classe politica gioca in Consiglio Comunale con il futuro politico del Sindaco Cascella, la nostra città affonda quotidianamente nei soliti problemi - scrive Emma Cafiero del Collettivo Exit - Mentre i "padroni" della città decretano la fine della consiliatura Cascella, preparando tavoli politici con cui scegliere e piazzare l'ennesimo proprio uomo a guida della città, tutti noi siamo costretti a vivere nelle emergenze.

E' di soli pochi giorni fa la foto che una nostra compagna ci ha girato dove si nota benissimo la presenza inquietante di schiuma lungo la battigia del mare di Levante, con cui purtroppo da anni ormai siamo abituati a fare i conti. In inverno la politica si dimentica facilmente del nostro mare e della sua balneazione per poi in estate riproporci le solite frasi fatte sui progetti da realizzare per eliminare le criticità. Ormai le emergenze ambientali a Barletta continuano a sovrapporsi e a peggiorare senza che si veda all'orizzonte uno straccio di soluzione. Non basta più riconoscere che questa crisi ambientale ha ormai compromesso il nostro mare,l'aria che respiriamo e il cibo di cui ci nutriamo, questa ormai è a tutti gli effetti una crisi sociale ed economica perché mette in ginocchio un territorio peggiorando le condizioni di vita della sua popolazione.

Il Sindaco Cascella e la sua coalizione di centro-sinistra sono direttamente responsabili di questa situazione che si è incancrenita ormai da anni; anche chi ha avuto, o ha, ruoli istituzionali si porta sulle spalle responsabilità enormi. Oggi non ci vengano a dire che si stanno facendo dei passi in avanti per affrontare le criticità ambientali, portando l'esempio del protocollo d'intesa sul monitoraggio ambientale della falda acquifera sottoscritto da Comune, Regione, Provincia, Asl e CNR, protocollo che ad un anno dalla sua sottoscrizione, non ha risolto assolutamente nulla e soprattutto non ha individuato i responsabili dell'inquinamento. Tutti sanno che quel protocollo è stato strutturato per non individuare mai i responsabili, che sono invece noti a tutti. Senza dimenticare che la grande macchina della speculazione edilizia, che annovera grandi estimatori all'interno del Consiglio Comunale, si prepara ad una nuova ondata di cemento proprio nella zona di Levante e su terreni interessati dall'inquinamento della falda.

Questa foto rappresenta benissimo il "biglietto da visita" di una città governata da una classe politica improvvisata che fa finta di non comprendere che la questione ambientale rappresenta la principale emergenza di questo territorio».