Infrastrutture, Del Basso De Caro parla anche del disastro ferroviario

Per Barletta già previsto il sostegno per Capitaneria e stadio "Puttilli"

mercoledì 26 aprile 2017
"Per far ripartire il Sud e la Puglia occorrono anche le infrastrutture. Ovvero strade, porti, collegamenti ferroviari, impianti di depurazione, integrazione del ciclo dei rifiuti, mitigazione del rischio idrogeologico, valorizzazione dei beni storici. La presenza a Barletta dell'onorevole Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario di un ministero così importante, rappresenta l'attenzione del Governo verso questo territorio, perché possa svilupparsi e crescere". Lo ha detto il consigliere regionale Ruggiero Mennea all'esito dell'incontro su "Patto per il Sud", avvenuto lunedì sera nella sala rossa del Castello di Barletta, con la partecipazione del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro.

"Il Patto per il Sud e la Puglia, per oltre 2 miliardi di euro stanziati, riguarda una serie di opere che però non riguardano quasi per niente la Bat", ha aggiunto l'esponente del Pd. "Per questo mi batterò affinché la situazione possa cambiare, anche perché questo territorio ha bisogno di opere strategiche. Tra queste l'ottimizzazione della portualità, quindi rilanciare il porto di Barletta e degli altri tre Comuni rivieraschi. Ma occorre anche efficientare il sistema di depurazione, migliorare la rete ospedaliera, bonificare i siti inquinati, rafforzare il ciclo integrato dei rifiuti, realizzare interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e di tutela e valorizzazione dei beni culturali per promuovere uno sviluppo turistico integrato attraverso la riqualificazione dei centri urbani". In questo è determinante il ruolo degli enti pubblici "che – ha proseguito Mennea - devono darsi da fare per elaborare, quanto meno, i progetti definitivi e mettersi d'accordo per progettare opere strategiche. Una di queste è la piattaforma logistica per rafforzare la aree retro portuali, che in questo modo attirerebbero non solo i finanziamenti pubblici già disponibili, ma anche gli investimenti delle imprese". "Molto è stato già fatto per Barletta: proprio grazie al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbiamo ottenuto il sostegno necessario per completare la nuova capitaneria di porto e lo Stadio Puttilli".

Ma è soprattutto sul trasporto ferroviario che si è incentrato l'intero incontro. "Va rilanciata e potenziata la tratta ferroviaria della Barletta-Spinazzola, per collegare i due centri murgiani della Bat alle città che possono offrire molti servizi, tra cui quelli ospedalieri essenziali", ha subito precisato Mennea. "E poi c'è la questione della fermata del Frecciarossa a Barletta: il sottosegretario si è impegnato a intervenire, ma è determinante l'intervento finanziario della Regione Puglia che, così come ha fatto per la tratta Salerno-Bari, deve spingere anche per la fermata del Frecciarossa a Barletta". Dall'incontro è emerso che, per realizzare opere strategiche e attuare la politica di sviluppo del territorio, sono necessari la condivisione e il rapporto di collaborazione armonico tra Governo, Comuni e Regioni. "Ringrazio il sottosegretario – ha rimarcato il consigliere regionale – per l'interesse verso questo territorio, che ha dimostrato in maniera inequivocabile, e per la qualità dei contenuti del suo intervento, ma anche per aver spiegato che solo la collaborazione istituzionale può portare risultati utili. I fondi ci sono, basta – ha concluso – saperli utilizzare in maniera intelligente e funzionale".

Un focus dedicato anche alla tragedia ferroviaria dello scorso anno. "Lo scontro fra treni tra Andria e Corato del 12 luglio dello scorso anno è stata una tragedia causata da un diverso regime di sicurezza, ora non è più così". Lo ha detto il sottosegretario Del Basso De Caro. "Le linee ferroviarie nazionali - ha spiegato il sottosegretario - sono sotto il controllo dell'Ansf, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, mentre le tratte regionali in concessione erano sottoposte a un diverso grado di controllo, esercitato dall'Ustif e gli standard non erano proprio gli stessi". "Li abbiamo unificati - ha concluso Del Basso De Caro - per evitare che ci fossero cittadini di serie A e cittadini di serie B, una sicurezza di serie A e di serie B".