“Il valore della gratuità”: un momento di riflessione e condivisione inserito nel clima natalizio

Hanno preso parte all’iniziativa le associazioni SocialArt, Avis, Work-Aut, Croce Rossa e CIF

mercoledì 24 dicembre 2025
Si è svolto presso l'Auditorium della Parrocchia San Giovanni Apostolo di Barletta l'incontro dal titolo "Il valore della gratuità", un momento di riflessione e condivisione inserito nel clima natalizio, che ha visto il coinvolgimento di diverse associazioni di volontariato del territorio, unite dal desiderio di riportare al centro l'agire gratuito come valore umano e sociale.
Hanno preso parte all'iniziativa le associazioni SocialArt, Avis, Work-Aut, Croce Rossa e CIF, in un percorso comune di dialogo, testimonianza e rete.

A spiegare il senso dell'incontro è stato l'organizzatore Tommy Capasso, presidente di SocialArt:
«Abbiamo voluto creare un momento che valorizzasse l'impegno quotidiano delle associazioni del territorio e il significato più autentico del volontariato: essere valore aggiunto per il prossimo, senza interesse. In un'epoca in cui tutto sembra avere un tornaconto, la gratuità deve tornare a essere un filo diretto con la gratitudine. Se si rende grazie per la vita, si è pronti a restituire al mondo il bene che ci circonda. Fare rete significa accendere i riflettori su chi ogni giorno si adopera per la comunità».
Ad aprire la serata, il parroco don Francesco Doronzo, padrone di casa, che ha accolto i presenti in un auditorium gremito, segno di una forte partecipazione della comunità.
Sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco di Barletta e dell'assessora all'Ambiente e alle Politiche giovanili di Barletta, Mihaela Albanese, da sempre attenta alle tematiche sociali della città.
Per Work-Aut è intervenuta la presidentessa Stefania Grimaldi, sottolineando l'impegno dell'associazione nel valorizzare le attitudini e offrire opportunità di lavoro e speranza a ragazzi con diverse disabilità.

A seguire, il vicepresidente vicario di Avis Barletta, dott. Maurizio Barile, ha ricordato l'importanza del dono, raccontando anche l'iniziativa solidale di raccolta giocattoli, realizzata in collaborazione con SocialArt e Fatti di Sogni, a favore di una casa di accoglienza per bambini e famiglie in difficoltà.
Per la Croce Rossa è intervenuta Palma De Nicolò, operatrice psicosociale specializzata, che ha illustrato le attività dei volontari, soffermandosi in particolare sul progetto informativo "L'apparenza inganna", conclusosi lo scorso novembre, volto a tutelare le fasce più fragili dai tentativi di truffa.
Per il CIF (Centro Italiano Femminile) ha preso la parola la dott.ssa Isabel Dimiccoli, ripercorrendo le origini dell'associazione e il suo impegno nella promozione della parità di genere in chiave cristiana.

A concludere gli interventi, una parte della delegazione di SocialArt, associazione nata un anno fa, con Tommy Capasso (presidente), Marilena Prinari (vicepresidente) e Alessia Filograsso (esperta in comunicazione e tesoriera), che hanno raccontato il primo anno di attività: laboratori psicologici aperti alla cittadinanza, convegni e momenti formativi su temi di interesse comune come adolescenti a rischio, educazione e comunicazione.

Momento centrale della serata è stata la presentazione del libro "Gusti di contadini, papi e dame", con il co-autore barlettano Marco Vito La Luce, che ha condiviso l'esperienza di una comunità di Pavia guidata da don Mauro, impegnata nell'accoglienza di persone sofferenti, testimonianza concreta del valore della gratuità.
A moderare l'incontro la dott.ssa Porzia Quagliarella, psicologa, psicoterapeuta e teologa, nonché presidente del CIF Provinciale, che ha aperto la riflessione con un intenso richiamo al Vangelo di Matteo: la "mano inaridita" come simbolo dell'inaridimento dell'anima nella società contemporanea, che solo attraverso l'azione, la carità e l'intervento di Dio può tornare a vivere e a dare frutto.
Un incontro sentito e partecipato, che ha saputo unire parole, esperienze e testimonianze, lasciando un messaggio chiaro: la gratuità non è perdita, ma seme capace di generare comunità.