Il centrodestra contro la Festa della Musica: «Disparità di trattamento»

L'evento organizzato dall'Arci ha ricevuto contributi comunali. Solo poche settimane fa fu annullato il "Nut Experience"

sabato 3 settembre 2011 18.38
Riprendendo un vecchio adagio, ritorniamo a chiederci se Barletta è sempre una città all'incontrario dove si permettono o si vietano iniziative a secondo di chi li propone. Così esordiscono gli esponenti del centro-destra barlettano Dario Damiani, Gigi Antonucci, Paolo Delprete, unitamente ad Oronzo Cilli, Antonio Comitangelo, Gennaro Rociola, Stella Mele, riferendosi all'iniziativa musicale sulla prima spiaggia barlettana promossa dal Circolo cittadino dell'Arci Carlo Cafiero e patrocinata dall'Amministrazione comunale guidata da Nicola Maffei.

Poche settimane fa abbiamo chiesto al Sindaco, in riferimento all'iniziativa "Nut Experience", se gli organizzatori avessero tutte le autorizzazione necessarie e fossero garantiti ordine pubblico e sicurezza. La risposta fu l'annullamento di quell'iniziativa in quanto priva di permessi, priva di un progetto esecutivo e soprattutto gli furono negati fondi comunali.

Ebbene, si chiedono gli esponenti di centrodestra, pochi giorni dopo un evento con caratteristiche molto simili, ma più scarno nel programma musicale, riceve un trattamento diverso. L'evento "Festa della Musica 2011" promosso dal Circolo Arci barlettano, che vede un proprio dirigente regionale Carmine Doronzo, neoconsigliere comunale della maggioranza, non solo riceve tutte le autorizzazioni e i servizi, ma si vede assegnare anche un contributo economico e non di certo simbolico.

Le domande in merito sono molte e vorremo anticiparle qui al Sindaco Maffei:
  1. Perché tanta velocità nell'autorizzare l'evento del Circolo Arci al contrario del Nut Experience visto che la nota, seppur datata 26 luglio 2011, riporta il protocollo del 24 agosto 2011 n°0049955, ed è stata autorizzata già il 26 agosto, ben due giorni dopo?
  2. Se il Circolo Cafiero aveva già intenzione di organizzare l'evento, aveva di certo previsto tutto l'occorrente anche in assenza di contributi pubblici e allora perché l'Amministrazione, presa da un enorme senso di generosità si è accollata nell'ordine: il service audio e luci, i gazebo, la fornitura dell'energia elettrica, il servizio d'ordine, la viabilità, la fornitura dei bagni chimici? Non solo, ha deliberato anche un contributo a fondo perduto di 1.500 euro per non si comprende cosa.

A chi tutto e a chi niente, verrebbe da dire. La differenza tra "Nut Experience" e l'evento dell'Arci Cafiero sta nella durata, la prima si articolava in più giorni la seconda in una sola giornata; l'organizzazione, da parte del Circolo Cafiero di un dibattito pubblico che in delibera e nella richiesta non è esplicitato se non con una generica frase "sui temi più cari all'Arci (es.: violazione dei diritti umani)" ma poi nel programma si scopre la presenza dell'ex deputato Agnoletto cimentarsi sulla ormai annosa questione legata al G8 di Genova; il contributo, le autorizzazioni e i servizi prontamente dati al Circolo barlettano e negati ad altri e in ultimo, ma non ultimo, la strettissima vicinanza del Circolo Cafiero al consigliere comunale Doronzo.

Ci chiediamo allora, così come abbiamo fatto poche settimane fa puntando l'indice sulla sicurezza e l'ordine pubblico, il perché si è negato un evento molto simile solo poche settimane addietro e oggi, in meno di due giorni si autorizza tutto e di più con servizi e soldi? Al termine della manifestazione chi provvederà al ripristino dei luoghi? Nella delibera non è menzionato l'obbligo di provvedere al riguardo. Perché questa disparita di trattamento? Non c'è che dire a Barletta si continua ad utilizzare la regola dei due pesi e due misure e anche chi criticava, poco tempo fa oltre le transenne del consiglio comunale, appena accomodatosi si è ben ambientato.