Il Castello sarà accessibile: lo garantisce Giusy Caroppo

L’assessore risponde all’articolo di Barlettalife

lunedì 14 aprile 2014
L'accessibilità è anche questione di cultura. Per questo l'implementazione di un supporto logistico che garantisca l'accesso per le persone affette da disabilità al nostre castello non è una mera disquisizione logistica o legale, ma anche una vicenda di matrice culturale. All'articolo pubblicato su Barlettalife a firma del redattore Paolo Doronzo, dedicato proprio al tema quanto mai urgente dell'accessibilità del castello, risponde in via diretta Giusy Caroppo, assessore alle Politiche dell'Identità Culturale del Comune di Barletta. Con una possibile soluzione per questo annoso problema, l'assessore anticipa anche il progetto di un futuro trasferimento delle sale di lettura della biblioteca (attualmente collocate proprio al castello) all'interno delle sale di Palazzo San Domenico.

«In risposta all'articolo di Paolo Doronzo dell'11 aprile 2013, non posso che condividerne l'ansia di vedere il nostro castello, cuore pulsante - ora più che mai, in vista dell'estate - di iniziative culturali, artistiche e di spettacolo, adeguarsi agli obblighi normativi che l'autore cita, ovvero " l'art. 24 della L. n. 104/92" che richede agli enti locali la garanzia dell'accessibilità in tutti gli edifici pubblici. Tuttavia, come egli stesso sottolinea, gli interventi vanno condivisi – aggiungo: principalmente nella fase progettuale - per ciò che riguarda gli edifici di valore storico-artistico, con la Sopraintendenza regionale ai Beni Culturali.

Premetto che l'attuale amministrazione, e in particolare il Sindaco, la sottoscritta e gli altri assessori, ciascuno in riferimento alle proprie competenze, ha incontrato in diverse occasioni, anche pubbliche, cittadini e associazioni impregnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, affinché fossero illustrate le numerose problematiche legate all'accessibilità e proposto eventuali soluzioni tecniche. Abbiamo, poi, recentemente approfondito il progetto redatto dall'AGABAT, illustratoci dall'Architetto Sergio Minutiello e chiesto un aggiornamento dello stesso. Ma, soprattutto, è di questi giorni l'incontro svoltosi a Bari in Regione, con il Direttore d'Area Francesco Palumbo e la Dirigente Silvia Pellegrini, al quale ho partecipato insieme alla Dirigente Santa Scommegna con i funzionari degli Uffici Demanio e Cultura, per comprendere quali siano i margini per eventuali modifiche del progetto candidato alcuni anni fa al "Bando Musei" – escluso dalla prima graduatoria e solo a fine 2014 "ripescato" - cui fa riferimento Paolo Doronzo di Barlettalife e che - anche con nostro rammarico - vede, per Barletta, un progetto finalizzato all'implementazione dell'impiantistica e dell'allestimento di sale didattiche e di accoglienza, senza contemplare adeguamenti strutturali, atti a superare le situazioni di inaccessibilità. E faccio riferimento al famigerato "ascensore", del quale, in effetti, si rinvia la realizzazione in occasione di prossimi interventi, non compresi nella candidatura al "Bando Musei". Abbiamo visionato alcune bozze di progetto per un ascensore, redatte negli uffici tecnici comunali, e abbiamo interpellato lo studio che ha curato il progetto candidato al "Bando Musei" per poterlo rivedere, nei limiti di quanto concesso, e apportare piccole variazioni che possano facilitare l'accesso ai luoghi interessati dai lavori.

Resta tuttavia di difficile risoluzione, in tempi brevi, l'accessibilità al Museo Civico o ai sotterranei del Castello, dove sarà necessario un ulteriore progetto da candidare a prossimi bandi regionali. Abbiamo pertanto, insieme alla Dirigente Scommegna, individuato una soluzione che spero non venga considerate "una pezza a colori" dal Doronzo, ma è la sola che potrà garantire - in tempi brevi - l'accesso ai piani superiori o ai sotterranei al pubblico con disabilità motorie. Stiamo, infatti, provvedendo a raccogliere preventivi per l'acquisto di un montascale cingolato per il trasporto di persone disabili, per il quale non è necessario spostare l'occupante dalla carrozzina. Analoga soluzione abbiamo richiesto nell'ambito del progetto SAC per Canne della Battaglia, per superare la difficoltà di far scorrere agevolmente la carrozzina sul terreno sconnesso e il brecciolino. Se è vero che in alcuni casi gli ascensori "sono parte dell'abbellimento del luogo", come leggiamo nell'articolo, credo non sia il caso di fare un raffronto tra l'edificio settecentesco del Museo Reina Sofia di Madrid - dove peraltro l'intervento risulta fortemente invasivo, anche se scenografico - e il nostro più antico castello. Nel nostro caso l'installazione di un ascensore si scontrerebbe non solo con problematiche di tipo estetico, quanto soprattutto strutturali, essendo l'edificio sottoposto a vincolo di tutela, per cui qualsiasi abbattimento di strutture architettoniche antiche o loro occultamento, richiederebbe il parere della Soprintendenza.

Riguardo le sale di lettura della Biblioteca, l'Amministrazione si sta attivando per progettare il trasferimento di buona parte delle stesse a Palazzo San Domenico: queste verranno debitamente attrezzate per poter essere aperte a tutta la popolazione, senza alcuna discriminazione».