I sindacati di Polizia contro il racket

16 unità in meno al Commissariato di Barletta. Servono investigatori con esperienza per combattere il fenomeno

venerdì 6 gennaio 2012
A cura di Michele Sarcinelli
Non usano mezzi termini i sindacalisti accorsi nel capoluogo intimidito dalla criminalità organizzata. Nei pressi del Commissariato più sotto organico, appunto quello di Barletta, i vertici del SAP e SIAP hanno incontrato la stampa per rinnovare le preoccupazioni già annotate nelle ultime ore. Beppe Tiani segretario nazionale, Roberto Altamura segretario territoriale, Giuseppe Durante rappresentante nazionale SIAP.

"Complicata", è stata pessimisticamente disegnata la situazione del Commissariato di Barletta e ancora più preoccupante la visione complessiva della città dal punto di vista controllo del territorio. Beppe Tiani ritiene che lo sviluppo economico nel nord-barese attrarrebbe l'attenzione criminale, proprio laddove è più florida l'attività commerciale e in genere. Sono movimenti di capitali importanti a interessare l'acume criminale che sfocia nelle bombe degli ultimi giorni a Barletta. Ma non sarà invece che la stessa criminalità sia a corto di strategie sofisticate e voglia rinnovare un passato più facilmente redditizio? La verità che afferma il sindacalista nazionale, è anche quella ribadita nelle ultime ore e che abbiamo definito anch'essa roboante. Il Commissariato di Barletta conta appena 48 unità a fronte di un organico realistico di almeno 64 tra agenti e personale ausiliario. Assurdo pensare ad un serio contrasto della delinquenza con questi numeri. Non è migliore la situazione al Commissariato di Canosa con 31 unità ma anch'esso sotto organico. Gli uomini del Commissariato di Andria sono 67 anziché come previsto dall'organico 95. Solo il terzo Capoluogo della BT, trani avrebbe un organico adeguato con 56 unità. Il prossimo 17 gennaio i sindacalisti nazionali incontreranno il Ministro dell'Interno al quale elencheranno le deficienze numeriche del personale che penalizza gran parte della sesta provincia. "Ci siamo battuti per l'ottenimento della sede della Questura ad Andria, ora siamo pronti a disdire quella richiesta se non verranno assicurati adeguati mezzi tecnici ed umani per operare con efficacia in questo difficilissimo territorio". Così vorrebbe concludere il segretario nazionale del SAP Tiani, che incalziamo con due domande ricordando che lo stesso sindacalista è poliziotto.

Il fenomeno estorsione-usura è uno dei più subdoli da combattere e debellare, quali i sistemi più efficaci?
«Ci sono due aspetti: il controllo del territorio e quello info-investigativo in simbiosi con la Procura di Trani che per nostra fortuna si avvale di un eccellente Procuratore, il dott. Capristo. Il fenomeno usura e racket sono, inoltre difficili da combattere perché attorno a questi criminosi temi aleggia l'omertà. Difficilmente chi ne è colpito è disposto alla denuncia che è poi il principale deterrente».

E allora?
«Torniamo al discorso iniziale. Le indagini per questi reati sono particolarmente complesse e allora si ha bisogno di investigatori idonei, specializzati e con esperienza».
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano
Sindacati di Polizia protestano © Marco Catapano