«Ho scelto il cognome di mia madre vittima di femminicidio», a Barletta la storia di Alfredo Traiano

Alfredo ha incontrato i ragazzi dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi

venerdì 19 aprile 2024 12.53
A cura di Alessia Filograsso
Alfredo Traiano, un bambino come tanti che a soli quattro anni e mezzo si ritrova orfano di madre, perché quest'ultima viene uccisa da suo padre. Era il 21 febbraio del 2003, e Alfredo, originario di Foggia si ritrova improvvisamente orfano, al quale successivamente hanno ucciso anche suo zio, Francesco Traiano, nel suo bar dopo una rapina.

Era il 21 febbraio del 2003 quando suo padre uccise la donna con un colpo di pistola alle spalle. Lo racconta Alfredo, bambino ieri e uomo oggi, al quale manca ancora quell'abbraccio materno, rivolgendosi agli studenti dell'istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta. Nell'incontro ha parlato poi dei suoi nonni materni definendoli "supereroi", quelle persone che non l'hanno mai abbandonato e lo hanno aiutato a superare la rabbia contro quell'uomo che gli aveva tolto tutto.

La madre di Alfredo conosce subito i primi segnali di una violenza, ma perdona per troppo tempo. "Quando sono nato il mio pianto gli dava fastidio, ci sbatteva fuori quando io piangevo e se mia madre si opponeva veniva presa a schiaffi. È stata sempre una donna molto forte, non si è mai arresa e ha continuato a lavorare, nonostante lui la volesse a casa, fino al giorno prima di morire."

Una voce con sentimenti contrastanti quella di Alfredo, che a soli 18 anni decide di farsi un regalo, quello di cambiare il suo cognome, scegliendo quello di sua madre.

Alfredo racconta la sua storia nel documentario "Nel cognome che ho scelto" realizzato dal regista foggiano Lorenzo Sepalone, sempre attento ad approfondire con discrezione e sensibilità le storie delle persone.

A concludere la mattinata di sensibilizzazione ci sono le parole della preside Annalisa Ruggieri: "Sono particolarmente colpita perché ci vuole coraggio, e credo che è quello che serva per combattere la paura. Il messaggio di Alfredo credo che non sia quello non avere paura, ma di avere il coraggio di combatterla. Ringrazio personalmente la professoressa Riefolo che attenziona i bisogni dei ragazzi e coglie momenti di bisogni emotivi per i quali ci vuole grande sensibilità. Invito i ragazzi a parlarne con chi può dare una mano concreta per cercare una fine alle violenze."

Hanno partecipato inoltre all'incontro anche il prefetto della provincia BAT Rosanna Riflesso, l'assessora ai servizi sociali del comune di Barletta Rosaria Mirabello, l'assessora alle pari opportunità Annamaria Scommegna, la dirigente dei servizi sociali Maria Dettori, la presidente dell'Osservatorio Giulia e Rossella, Tina Arbues e la vicepresidente dell'Osservatorio Laura Pasquino.
I ragazzi dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi incontrano Alfredo Traiano
I ragazzi dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi incontrano Alfredo Traiano
I ragazzi dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi incontrano Alfredo Traiano
I ragazzi dell’istituto tecnico Cassandro-Fermi-Nervi incontrano Alfredo Traiano