Herceg Novi e Barletta, una unione che lega due terre
L’incontro con il sindaco della città montenegrina rinsalda il gemellaggio
sabato 5 aprile 2014
La città di Barletta e quella di Herceg Novi, in Montenegro, sono più simili di quanto si possa pensare. «I legami culturali, sociali e storici vanno al di là del semplice accordo istituzionale» ha ricordato il sindaco Pasquale Cascella, nel condurre le tappe della visita delle delegazione montenegrina, al fine di consolidare l'unione stabilita nel 1969 e ricostruire il ponte che, attraverso l'adriatico, lega le due terre.
Durante l'appuntamento serale in sala rossa il sindaco di Herceg Novi, Dejan Mandic, che durante la giornata ha visitato con entusiasmo la nostra città, ha ricordato in particolare il Mausoleo dei Caduti slavi, dedicato ai combattenti jugoslavi che persero la vita nella lotta al nazifascismo nel nostro Paese e che lega come filo conduttore il passato dei due popoli, quello montenegrino e quello italiano.
Il rapporto si rinsalda sullo sfondo della maggior sicurezza offerta dall'Unione Europea, a fronte della situazione tormentata che ha caratterizzato l'area balcanica negli scorsi decenni e si propone di garantire ai nostri imprenditori opportunità di interscambi commerciali. «Si avvicina il semestre italiano della presidenza europea a cui guardano con fiducia tanti paesi dei Balcani compreso il Montenegro e dunque - ha rilevato infatti il sindaco Cascella - l'incontro di oggi può favorire un passo in avanti sull'ideale ponte che unisce le nostre sponde a quelle al di là dell'Adriatico». La delegazione, dopo essere stata accolta a Palazzo di Città, si è recata a Palazzo della Marra per visitare la mostra "La collezione De Nittis: un dono alla città", attraversando le vie del centro storico che hanno tanti aspetti in comune con Herceg Novi, come ha affermato il sindaco Dejan Mandic: «Questo favorisce sicuramente la collaborazione che intendiamo intraprendere sfruttando al massimo tutte le potenzialità che i territori offrono».
L'incontro, terminato in serata con una degustazione di prodotti tipici provenienti dalle città della provincia, ha soddisfatto il sindaco montenegrino, che ha sentitamente ringraziato per l'ospitalità offerta dalla città di Barletta.
A cura di:
Viviana Cafagna
Stefania Ricatti
Ida Vinella
Durante l'appuntamento serale in sala rossa il sindaco di Herceg Novi, Dejan Mandic, che durante la giornata ha visitato con entusiasmo la nostra città, ha ricordato in particolare il Mausoleo dei Caduti slavi, dedicato ai combattenti jugoslavi che persero la vita nella lotta al nazifascismo nel nostro Paese e che lega come filo conduttore il passato dei due popoli, quello montenegrino e quello italiano.
Il rapporto si rinsalda sullo sfondo della maggior sicurezza offerta dall'Unione Europea, a fronte della situazione tormentata che ha caratterizzato l'area balcanica negli scorsi decenni e si propone di garantire ai nostri imprenditori opportunità di interscambi commerciali. «Si avvicina il semestre italiano della presidenza europea a cui guardano con fiducia tanti paesi dei Balcani compreso il Montenegro e dunque - ha rilevato infatti il sindaco Cascella - l'incontro di oggi può favorire un passo in avanti sull'ideale ponte che unisce le nostre sponde a quelle al di là dell'Adriatico». La delegazione, dopo essere stata accolta a Palazzo di Città, si è recata a Palazzo della Marra per visitare la mostra "La collezione De Nittis: un dono alla città", attraversando le vie del centro storico che hanno tanti aspetti in comune con Herceg Novi, come ha affermato il sindaco Dejan Mandic: «Questo favorisce sicuramente la collaborazione che intendiamo intraprendere sfruttando al massimo tutte le potenzialità che i territori offrono».
L'incontro, terminato in serata con una degustazione di prodotti tipici provenienti dalle città della provincia, ha soddisfatto il sindaco montenegrino, che ha sentitamente ringraziato per l'ospitalità offerta dalla città di Barletta.
A cura di:
Viviana Cafagna
Stefania Ricatti
Ida Vinella