Giornata mondiale delle migrazioni, il messaggio dell'arcivescovo Pichierri

«Nei confronti degli stranieri fondamentali ascolto, accoglienza, ospitalità». Esortazione alle parrocchie per attivarsi nell'aiuto dei migranti del territorio

domenica 15 gennaio 2012
Oggi la Chiesa celebra la 'Giornata Mondiale delle Migrazioni', nella sua 98^ edizione. E' una giornata di sensibilizzazione, preghiera e raccolta di offerte sulla condizione dei migranti nel proprio contesto territoriale. Per l'occasione S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri ha inviato alla Comunità diocesana un messaggio, di cui si propone il testo integrale: "Migrazioni e nuova evangelizzazione"

Messaggio per la Giornata Mondiale delle Migrazioni (15 gennaio 2012)

Carissimi ministri ordinati, religiosi/e, fedeli laici,
i migranti sono una realtà anche sul nostro territorio diocesano. Vi do un dato concreto: i migranti catecumeni nell'ultimo quinquennio (2007/2012) che sono stati iniziati alla vita cristiana sono 28.

Il Santo Padre Benedetto XVI nel suo messaggio ci invita a considerare il tema "Migrazioni e nuova evangelizzazione" e ci esorta a tener presente "la situazione di numerosi studenti internazionali che affrontano i problemi d'inserimento, difficoltà burocratiche, disagi nella ricerca di alloggio e di strutture di accoglienza". Il messaggio è di ampio respiro culturale e religioso, stimola alla formazione di cristiani aperti all'accoglienza verso i migranti. La complessità del fenomeno migratorio con i suoi risvolti umani, sociali e religiosi dobbiamo saperla affrontare con speranza motivata dalla Parola di Gesù: "Ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35).

Nel migrante e nel rifugiato c'è Gesù. Ora se Gesù è in noi ed è nello straniero, accoglierlo o non accoglierlo non è la stessa cosa. Se lo accogliamo, troviamo in Gesù la fraternità, la giustizia, la pace; se non lo accogliamo, siamo al di fuori di Gesù, cioè nell'indifferenza, inimicizia, rifiuto. Per scongiurare ogni situazione umana negativa di chiusura nei confronti dello straniero sono fondamentali gli atteggiamenti ispirati all'ascolto, all'accoglienza, alla ospitalità. Detti atteggiamenti vengono coltivati nella nostra realtà ecclesiale dalla Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, dai centri di accoglienza come la casa in Barletta e in Trani.

Per promuovere una forma d'integrazione che si sforzi di trasformare la multiculturalità e la multireligiosità in interculturalità e interreligiosità, esorto la Commissione Diocesana Migrantes a perseverare nel creare, insieme con le altre commissioni diocesane della Caritas e dell'Ecumenismo e dialogo, una rete di relazioni personali e sociali con questi obbiettivi:

Esorto altresì il Servizio diocesano per il catecumenato a prendersi cura, insieme con le parrocchie, dei migranti che si accostano alle relazioni ecclesiali col desiderio di essere iniziati alla vita cristiana. Quest'anno abbiamo sette catecumeni. Incoraggio tutti gli operatori pastorali, parroci e comunità parrocchiali, referenti parrocchiali delle commissioni pastorali Migrantes-Caritas-Ecumenismo e dialogo, i catechisti e gli accompagnatori del catecumenato dei migranti, a conoscere il messaggio del Papa e a rendersi attenti e operosi alle iniziative che vengono segnalate a vantaggio dei migranti da parte della commissione omonima. Invoco su tutti e suoi migranti e rifugiati del nostro territorio la benedizione di Dio tramite l'intercessione della Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe, Maria.