Freccia del Sud a mezzo servizio, Casapound: «Giustificazioni grottesche»

Incapacità delle istituzioni a tutelare il territorio

lunedì 14 settembre 2015 10.02
"Freccia del Sud a mezzo servizio: Salento e Bat assenti ingiustificate!", è il testo degli striscioni affissi da CasaPound Italia a Barletta - presso il cavalcavia ferroviario sito in Via Alvisi - e Lecce, per protestare contro la decisione di stabilire a Bari l'unica fermata pugliese del treno.

Trenitalia, infatti, a partire dal 20 settembre prolungherà la tratta dell'alta velocità Milano - Ancona fino a Bari, precludendo all'intera penisola salentina e alla provincia di Bat la possibilità di fruire del servizio. Stando alle dichiarazioni rilasciate dalla società la corsa non può essere estesa ad altre città oltre al capoluogo pugliese, perché risulterebbe poco conveniente in termini economici. «Ci troviamo, ancora una volta, a dover fare i conti con l'incapacità delle istituzioni di tutelare in maniera adeguata l'intero territorio» si legge in una nota diffusa da Cpi. «E' assurdo creare un servizio per agevolare i collegamenti tra nord e sud e poi individuare una sola fermata per l'intera Puglia, ovvero una regione lunga oltre 400 km e con circa quattro milioni di abitanti».

CasaPound Italia ritiene grottesca anche «la giustificazione fornita da Trenitalia, secondo cui i costi per la realizzazione del servizio sarebbero in esubero rispetto ai potenziali guadagni. L'enogastronomia, le bellezze artistiche e paesaggistiche sono i fiori all'occhiello del Salento e della Bat – si legge ancora nella nota - e il flusso turistico è in crescita da diversi anni, pertanto la realizzazione di collegamenti più agevoli con tutto il territorio non può che essere fonte di benefici, tanto per i cittadini quanto per chi gestisce questi servizi primari».