Finalmente il Consiglio comunale approva il Piano del commercio

Torna la questione sul PUG e i toni si alzano

mercoledì 25 marzo 2015 9.49
A cura di Paolo Doronzo
Dopo una settimana di polemiche, spiegazioni e tentativi di riparare lo strappo verificatosi il 16 marzo scorso, quando l'opposizione, con diversi voti della maggioranza, ha respinto l'adeguamento del PUTT/P proposto dall'Amministrazione, è tonato ieri in seduta pomeridiana il Consiglio comunale. I punti all'ordine del giorno previsti per l'Assemblea al primo piano del teatro "Curci" avevano al centro per l'ennesima volta la discussione sul Piano del commercio per le aree pubbliche; l'annosa questione pare aver beneficiato dei vari rinvii portando a una condivisione e correzione del Piano in sede di Commissione consiliare con le associazioni di categoria.

Il Consiglio "quasi monotematico", cominciato con due ore e venti minuti di ritardo, ha portato all'approvazione del Piano non senza una corposa discussione in merito, sui diversi emendamenti. Principale interlocutrice dei consiglieri è stata la dirigente Santa Scommegna, che da anni si è occupata della tematica che finalmente ha visto la luce. Specificate le regole riguardanti tutti gli aspetti delle aree mercatali; soprattutto è stata nominata spesso l'area di piazza Di Vittorio (conosciuta come Largo S. Nicola). L'assessore con delega alla Polizia Municipale, Marcello Lanotte, e l'assessore alle Attività produttive, Antonio Divincenzo, hanno offerto le dovute spiegazioni. Approvato, come vuole la direttiva comunitaria, con votazioni su numerosi emendamenti, fino alle 22.45.

Tra le novità della giornata ci sono state le dimissioni della consigliera del Movimento 5 Stelle, Claudia Catino, per motivi personali, cui succederà il primo dei non eletti di quella lista che dovrebbe essere Grazia Desario, che peraltro già aveva dichiarato pubblicamente che avrebbe rinunciato; altra novità è stata la sostituzione, pare solo per oggi, del segretario generale Porcelli, assente per motivi di salute, con il segretario del Comune di Andria, Giuseppe Borgia. All'inizio ha avuto luogo un rapido attacco del consigliere del centrodestra, Flavio Basile, al neo assessore Luigi Damato, che avrebbe fatto mettere a verbale l'assenza dei convocati (all'ultimo momento) della Commissione lavori pubblici all'orario prefissato. Il sindaco Cascella è intervenuto presentando una mozione, tornando sulla mancata approvazione degli adempimenti del PUTT/P, in materia PUG, ribadendo la propria posizione più volte espressa pubblicamente – anche nella risposta odierna al prof. Quarto. Una sospensione richiesta dalla consigliere Campese (Sinistra Unità) le opposizioni e alcuni consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l'aula,

La mozione presentata da Cascella non ha un pratico significato, suonando come una, forse eccessivamente puntigliosa, richiesta di fiducia all'Amministrazione sul tema, letta dalla Campese come un'eventuale ammissione di errore di quei consiglieri che avevano votato contro: «Sindaco non ce lo puoi chiedere. La fiducia verso l'Amministrazione non è mai stata in discussione». Al termine il consigliere Ventura (PD) ha preannunciato le sue dimissioni da capogruppo del PD. All'una di notte si sono riaperte le ferite dello scorso Consiglio nella maggioranza, e i toni si sono alzati: la spaccatura si è fatta ancora più profonda nella maggioranza. Molti consiglieri hanno chiesto al Sindaco di ritirare la mozione, ma non ascoltati hanno abbandonato l'aula, facendo venire meno il numero legale.