Donati due defibrillatori alla città di Barletta

Mons. Pichierri: «Fondamentali per salvare delle vite»

giovedì 26 maggio 2016
Data da non dimenticare, quella dello scorso martedì 24 maggio 2016, quando alla presenza delle autorità civili e militari locali – la Dott.ssa Clara Minerva Prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani, i rappresentanti regionali Filippo Caracciolo, Francesco Ventola e Ruggiero Mennea - nonché di diverse associazioni attive sul territorio - tra cui UNIMRI nelle persone del Presidente Nazionale UNIMRI Angelo Iacovazzi e del Presidente Regionale UNIMRI Giovanni Porcaro, sono stati donati alla città di Barletta due defibrillatori, uno destinato alla Cattedrale S. Maria Maggiore e l'altro alla Basilica del Santo Sepolcro.

Importante la presenza dell'ANFI – Associazione Nazionale Finanzieri – sezione di Barletta rappresentata dal luogotenente Antonio Filannino, di alcune rappresentanti dell'Istituto Superiore Suore Salesiane di Barletta e di alcuni ragazzi dello stesso istituto, affetti da disabilità uditiva che dopo aver frequentato un corso BLS-D sul corretto utilizzo del defibrillatore, hanno conseguito un attestato, consegnato loro, dopo la santa messa, dall' Arcivescovo della diocesi di Trani - Barletta – Bisceglie, Mons. Giovanni Battista Pichierri.

"E' davvero grande il valore di questi due macchinari, fondamentali per salvare delle vite" ha sostenuto Mons. Pichierri durante l'omelia, dicendosi inoltre soddisfatto del lavoro svolto dall'associazione ANFI che ha fortemente voluto l'installazione dei due defibrillatori in luoghi ad alto rischio, soprattutto per gli anziani. "Ringrazio quanti abbiano dato prova del loro impegno nei confronti del popolo barlettano anche attraverso questi "piccoli" gesti" ha poi concluso. Al termine della celebrazione, lo stesso Arcivescovo ha poi conseguito un attestato BLS-D ad honorem, assicurando la presenza durante ogni funzione di almeno un volontario specializzato nell'uso del defibrillatore.

L'iniziativa, si inserisce in un circuito sulla salvaguardia della salute che vede già la presenza di diversi macchinari dello stesso tipo, per le vie del centro, nelle scuole ed in spazi – come la stessa Cattedrale – spesso sovraffollati. Un grande passo dunque, quello appena compiuto verso la tutela della vita da parte delle realtà civili, militari ed ecclesiastiche della città, dono dal valore inestimabile.