Da Bologna a Cariati passando per Barletta a bordo di un monociclo: la storia di Cataldo

CataBike25 fa tappa a Barletta in un viaggio solidale per sostenere l’AIL

martedì 3 agosto 2021 13.32
A cura di Francesca Pinto
Il protagonista di questa storia solidale si chiama Cataldo Mussuto, ha 29 anni ed è originario di Cariati, un piccolo paesino in provincia di Cosenza.

«La vita di ognuno di noi - afferma Cataldo - è paragonabile ad un percorso ad ostacoli. Alcuni, specie quelli legati alla salute, sembrano essere agli occhi di chi li vive e a quelli dei medici insormontabili. Uno di questi mi si è presentato davanti proprio nel pieno della mia adolescenza quando mi fu diagnosticata una malattia ematologica, un linfoma. Panico e senso di impotenza erano i fedeli compagni di quel viaggio che mi ritrovavo ad affrontare ogni 20 giorni, che mi portava dal mio paese all'Istituto di Ematologia "L. e A. Seragnoli" dell'Ospedale di Bologna.

Oggi, a distanza di qualche anno, ho la fortuna di poter affermare di essere guarito. Dal primo giorno della mia "rinascita" ho sentito il bisogno di combattere ancora in nome della vita: così ho scelto di intraprendere un nuovo viaggio "L'EQUILIBRIO VERSO CASA" con un mezzo di trasporto piuttosto insolito, un monociclo».

Il viaggio di Cataldo ha avuto inizio il 24 luglio scorso e terminerà il prossimo 9 agosto: un itinerario di 950km che ha avuto inizio a Bologna, è poi proseguito a Cesena, Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, Vasto, Lesina, Barletta, Matera, Sibari e terminerà Cariati, città natale del protagonista.

È stato proprio ieri 2 agosto che Cataldo ha fatto tappa a Barletta e, dopo una pedalata per la città, si è raccontato ai nostri microfoni.

Cos'è "L'equilibrio verso casa"?
«L'equilibrio verso casa è il nome che ho dato al viaggio che sto ancora facendo, un itinerario in cui ripercorro a ritroso il percorso che mi conduceva all'Ospedale di Bologna, che, oltre ad essere diventato la mia seconda casa è stato il luogo in cui ho conosciuto il personale AIL, l'Associazione che supporta la Ricerca ed i Servizi di Assistenza ai pazienti in cura per le Leucemie, Linfomi e Mieloma. Sono profondamente grato a quest'associazione, e per sostenerla e supportare tutti coloro che come me combattono ogni giorno questa malattia, ho deciso di intraprendere questo viaggio solidale a bordo di un monociclo».

Cosa ti ha spinto a scegliere il monociclo come mezzo di trasporto?
«Da sempre sono appassionato di bicicletta, mezzo di trasporto simbolo di indipendenza e libertà. Crescendo ho iniziato a pormi sempre nuove sfide, le due ruote mi sembravano troppe, così decisi di passare a una. Acquistai così il mio primo monociclo, un mezzo più faticoso rispetto a una bici normale che richiede concentrazione, forza ed equilibrio, caratteristiche che accomunano questo mezzo con il mio periodo di malattia e di cura».

Perché hai dato vita ad una raccolta fondi?
«Sto raccogliendo fondi che possano sostenere la ricerca condotta dai ricercatori dell'AIL a Bologna e per riuscire in questo mio intento ho ancora bisogno d'aiuto. Vorrei che insieme potessimo donare la libertà, quella che sento io quando pedalo in monociclo, a tutti coloro che sono in cura in questo momento».

La tua sosta a Barletta si interromperà presto, dove possiamo continuare a seguirti?
«Mancano ancora poche tappe al termine del mio viaggio, ma potete continuare a seguirmi sul profilo Instagram @CataBike25 per restare aggiornati o semplicemente per raccontarmi la vostra storia di pazienti».