Corcella: «Ecco il primo effetto delle Regionali, dalla Bar.S.A. partono le "Mani sulla città"»

I dubbi sull'amministratore, «dimmi chi è stato eletto e ti dirò chi sei»

martedì 30 giugno 2015 11.47
«Ritengo che con queste nomine sia appena cominciata l'operazione "Mani sulla città" quale primo effetto delle risultanze elettorali regionali; Barletta si appresta a vivere, verosimilmente, un pesante e lungo periodo di oscurantismo politico ed amministrativo che il nostro Sindaco Cascella non potrà, purtroppo, fare a meno di disconoscere». Non le manda a dire Francesco Corcella, come di consueto e nel suo stile analizza le recenti nomine Bar.S.A. evidenziando criticità.

«Potremmo sintetizzare il tutto con la locuzione "dimmi chi è stato eletto e ti dirò chi sei" - continua Corcella - e le nomine appena sancite per Bar.S.A. puzzano di già visto ; quella più rappresentativa è notoriamente creatura legata ad ambienti di politici che ho avversato ed avverso da sempre. Non è un buon segnale! E non c'è da star tranquilli!»

«Aver insediato nel ruolo di Amministratore Unico un giovane pubblico dipendente con semplice qualifica di Collaboratore Amministrativo Professionale (Cat.D1) il cui incarico di Dirigente Ammin.vo nell'ASL di Bari è appena cominciato il 28 agosto del 2013 in una successione cronologica – a leggere il suo stesso curriculum vitae – poco chiara, fatta di sovrapposizioni di incarichi dirigenziali tutti ancora in itinere e da realizzarsi…, con una infinita elencazione di incarichi di docenze (ben 4 fogli su 11!) in qualità di esperto, che lo fanno apparire più un apprezzato insegnante che un improbabile amministratore pubblico…, e che ha incredibilmente continuato a frequentare corsi di formazione ed università in costanza di rapporto di lavoro tale da chiedersi se sia un dipendente od un indipendente pubblico…ebbene…tutto ciò, francamente, lo fa apparire troppo sovradimensionato e poco attendibile, tanto da indurre a diffidare!»

«Il ragazzo, giovane amministratore, è destinato naturalmente a "crescere" nelle sue aspirazioni gestionali poiché ricade nella rete di protezione del carro elettorale vincente! C'è solo da sperare che quel carro non si trasformi nel "carro funebre" dei tanti buoni propositi di una società pubblica che è croce e delizia della politica nostrana e fonte di consenso elettorale per referenti di primissima qualità. Augurissimi a noi tutti.»