Come un Padre che non lascia mai soli

Il vangelo di oggi spiegato da don Vito Carpentiere

domenica 25 maggio 2014

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Il cammino della Chiesa come comunità pasquale ci orienta verso il dono dello Spirito che si compirà nel giorno della Pentecoste. Nel brano del vangelo odierno è la prima volta che Gesù sembra chiedere amore per sé, Lui che fino a qualche versetto precedente ci ha sempre e solo insegnato l'amore per gli altri, consistente nella logica del servizio reciproco: "Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine". Conseguenza di questo amore per Lui è vivere come Lui ci ha insegnato, come Lui ha vissuto, come Lui ha dato l'esempio. Quindi l'osservanza, o meglio custodia dei comandamenti, non è condizione ma conseguenza dell'amore per Lui, un amore non a parole, ma coi fatti e nella verità.

"Il Padre vi darà un altro Paràclito che rimanga con voi per sempre". Che significa Paràclito? Una piccola ma utile digressione: nel diritto processuale ebraico non esisteva la figura dell'avvocato difensore, ma chi era accusato poteva "chiamare presso di sé" (questo significa letteralmente Paràclito, in latino ad-vocare, da cui avvocato), una persona che gli poteva suggerire come e cosa rispondere: l'accusato non era più solo perché era con-solato. Ecco come si comprende la principale funzione dello Spirito: se già Gesù ha manifestato la sua vicinanza non lasciando soli né orfani piccoli, poveri, esclusi, Colui che il Padre manderà non ci lascerà soli mai. Lo Spirito sarà sempre con noi, in noi come colui che rende presente Cristo nella vita interiore del discepolo e come colui che con tenerezza quasi materna ci insegna a chiamare Dio "Abbà", Padre!

Ecco cosa fa lo Spirito nella vita del credente: difende, non fa sentir soli, suggerisce cosa dire, come vivere, cosa scegliere, come e cosa pregare! Buona Domenica a tutti!

[don Vito]