Cercate lavoro? Non basta il curriculum

La proposta di Pompeo Camero, assessore provinciale al Lavoro ed alla Formazione Professionale. Nota indirizzata alle agenzie formative della Bat

mercoledì 29 febbraio 2012
La ricerca del posto di lavoro, un triste cruccio per tanti giovani al giorno d'oggi: un obiettivo per il quale sembrano oggi contare tanto le competenze professionali quanto l'immagine della persona. «E' importante presentarsi ben acconciati ad un colloquio di lavoro?» è quanto si chiede l'Assessore Provinciale al Lavoro ed alla Formazione Professionale, Pompeo Camero, il quale ha indirizzato una propria nota a tutte le Agenzie Formative che hanno avviato sul territorio della BAT corsi liberi di acconciatura ed estetica, stimolandone la collaborazione affinché, nelle loro esercitazioni, vogliano anche considerare l'importanza dell'aspetto esteriore in detti frangenti, intervenendo sul look e dispensando consigli a chi è in procinto di sostenere un colloquio di lavoro.

L'iniziativa, denominata "Un look perfetto per fare la differenza", si propone quindi di offrire la possibilità di presentarsi ai colloqui di lavoro con un aspetto inappuntabile, grazie all'apporto delle scuole di estetica che interverranno gratuitamente, allo scopo di favorire l'esaminando che porgerà, nella disamina alla quale verrà sottoposto, oltre ai contenuti conoscitivi ed intellettivi, anche una buona immagine estetica in linea col bon ton.

«In funzione del matching domanda-offerta di lavoro è sempre più frequente - scrive Camero - leggere consigli come: "vestiti e preparati per l'occasione, quale sia l'abbigliamento giusto dipende dal contesto, dall'azienda e dalla posizione per la quale ti proponi. In certi ambienti il vestito coordinato con cravatta è d'obbligo per i ragazzi, così come il completo per le ragazze. In quelli più creativi, un certo stile eccentrico è sempre apprezzato. Cerca di capire quale sia il livello di formalità dell'azienda alla quale ti proponi. Non trascurare capelli, trucco, accessori e profumo (occhio alle scie mortali di vaniglia o vetiver)».

«In una società come la nostra – ribadisce Camero - appare di fondamentale importanza affrontare il placement test proponendosi al meglio, anche curando la propria immagine. L'obiettivo dell'iniziativa non è quindi quello di creare "bellocci" e "veline", bensì di offrire la possibilità di fare anche in questo la differenza. Difatti è dimostrato che a parità di competenze, durante le selezioni, l'aspetto esteriore viene tenuto in grande considerazione tanto dai selezionatori quanto dagli stessi potenziali datori di lavoro».