Cascella: il sindaco senza maggioranza

Il Movimento 5 Stelle commenta l'esito dell'ultimo consiglio comunale

domenica 23 novembre 2014
«L'amministrazione comunale attuale non è molto diversa dalla precedente con l'aggravante che proprio il Sindaco si era presentato con la volontà di spezzare ogni legame con tutto ciò che lo aveva preceduto». E' l'incipit della nota redatta da Claudia Catino, consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle di Barletta, che continua così: «Avevamo già evidenziato l'impossibilità dell'operazione, perché la maggioranza politica ed i voti a cui Cascella si stava rivolgendo erano gli stessi che avevano determinato la caduta del suo predecessore.

I fatti ci stanno dando ragione: la maggioranza non c'era e non c'è, e l'ultima prova si è cristallizzata proprio in occasione dell'ultimo Consiglio comunale, sul punto del Registro delle Unioni Civili. Le pesanti assenze di Sciusco (Sinistra Unita), Maffione (Scelta Civica) Caracciolo (PD), Santeramo (PD), Scelzi (PD) e Ventura (PD), hanno dimostrato l'incapacità della sua coalizione di garantire l'uniformità di una posizione politica. Quel registro, che rappresenta l'evoluzione civile, culturale e sociale di una città importante come Barletta, è stato approvato solo grazie ai voti provenienti dalle forze di minoranza, tra cui il M5S. Era uno dei nostri punti del programma elettorale e il nostro ruolo di opposizione costruttiva all'interno del Consiglio Comunale ci imponeva di votarlo anche e soprattutto per il rispetto nei confronti degli elettori che ci hanno sostenuto. Ma quello che ci preme evidenziare è il dato politico gravissimo, imputabile soprattutto al PD, che emerge in modo inequivocabile: la mancanza dell'appoggio in occasione di un atto importante sul tema dei diritti previsto nelle linee programmatiche di mandato approvate dalla stessa (ex) maggioranza all'inizio dell'anno!

Questo è il Consiglio comunale di Barletta, lo stesso Consiglio che si è dimostrato lontanissimo dalle fasce economicamente più deboli della comunità, ulteriormente vessate da un ingiusto aumento della pressione fiscale, come avvenuto con la TARI. Alle esigenze di queste ultime, specialmente in un periodo di grave crisi congiunturale come quello attuale, il bilancio non sembra mai piegarsi, così come invece dovrebbe essere. L'effetto esterno di queste condotte è la corrosione di ogni credibilità dell'azione amministrativa con ulteriore alimentazione della già grave disistima dell'opinione pubblica, e le manifestazioni spontanee di questi ultimi giorni ne danno ampia dimostrazione. E' amaro ascoltare i cittadini che giustamente denunciano lo stato di latitanza delle Istituzioni comunali e di chi ha la responsabilità politica di incidere sulle loro vite, soprattutto dinanzi alle gravi condizioni economiche in cui attualmente versano larghi strati della popolazione.

Il Sindaco non ha la maggioranza politica e questo lo deve ammettere, proprio per l'onestà intellettuale che ha e che gli riconosciamo. Ne tragga le conseguenze, rimettendo il mandato per sottrarre tutti noi, compreso sé stesso, a questa lenta agonìa che si protrae ormai da troppo tempo».