Cascella affida al vicesindaco Rizzi Francabandiera la delega alle società partecipate
Gli interim in attesa di novità per la Giunta
sabato 15 febbraio 2014
Il sindaco Pasquale Cascella ha affidato l'interim della delega alle Società Partecipate, all'assessore alle Politiche Sociali, nonchè vicesindaco, Anna Rizzi Francabandiera. Palazzo di Città aveva riferito martedì che tale delega sarebbe stata attribuita "a un assessore che, per le competenze attualmente esercitate, abbia condiviso l'istruttoria e la gestione del relativo dossier". La delega in questione, assieme a quella del Bilancio e dei Tributi (prese ad interim da Cascella) rientravano tra quelle ricoperte dall'ormai ex assessore Lorenzo Chieppa, che martedì scorso ha formalizzato le sue dimissioni.
Dimissioni accolte dal sindaco, "proprio per il carattere delle dimissioni - sottolineava il comunicato del Comune di martedì - che investono i rapporti interni e l'autonomia di una forza politica della coalizione". Il riferimento è ovviamente alla sfiducia esternata per mesi, poi messa nero su bianco, da parte del gruppo consiliare di Scelta Civica (Lanotte e Maffione) nei confronti di Chieppa.
Un interim di deleghe motivato, come riportato dalla nota ufficiale di martedì, dal "consentire lo sviluppo delle interlocuzioni politiche necessarie a rafforzare il percorso di fiducia, nei termini richiesti dal Coordinamento provinciale Scelta Civica", cioè finalizzato alla "ricomposizione dell'esecutivo". Infatti, dopo il venir meno di due assessori, nel giro di soli 8 mesi, ciò che si attende è proprio la ricomposizione dell'esecutivo cittadino, rimpasto o rimpastino che sia. I partiti sono (o dovrebbero essere) inchiodati alle loro responsabilità. Gli eventi degli ultimi giorni, culminati nel silenzio penoso della maggioranza durante il Consiglio comunale di lunedì scorso, si commentano purtroppo da soli. La situazione di stallo deve essere sbloccata al più presto, altrimenti l'impasse rischia di trasformarsi in immobilismo fatale.
Dimissioni accolte dal sindaco, "proprio per il carattere delle dimissioni - sottolineava il comunicato del Comune di martedì - che investono i rapporti interni e l'autonomia di una forza politica della coalizione". Il riferimento è ovviamente alla sfiducia esternata per mesi, poi messa nero su bianco, da parte del gruppo consiliare di Scelta Civica (Lanotte e Maffione) nei confronti di Chieppa.
Un interim di deleghe motivato, come riportato dalla nota ufficiale di martedì, dal "consentire lo sviluppo delle interlocuzioni politiche necessarie a rafforzare il percorso di fiducia, nei termini richiesti dal Coordinamento provinciale Scelta Civica", cioè finalizzato alla "ricomposizione dell'esecutivo". Infatti, dopo il venir meno di due assessori, nel giro di soli 8 mesi, ciò che si attende è proprio la ricomposizione dell'esecutivo cittadino, rimpasto o rimpastino che sia. I partiti sono (o dovrebbero essere) inchiodati alle loro responsabilità. Gli eventi degli ultimi giorni, culminati nel silenzio penoso della maggioranza durante il Consiglio comunale di lunedì scorso, si commentano purtroppo da soli. La situazione di stallo deve essere sbloccata al più presto, altrimenti l'impasse rischia di trasformarsi in immobilismo fatale.