Capodanno, un incubo per gli animali: traumi, disorientamento, paura fino a shock fatali

L’appello di sensibilizzazione di Anna Rita Distaso dell’Enpa Barletta: “Ci sono svariati modi per festeggiare il Capodanno. Quest'anno usate la testa, pochi minuti non valgono una vita!”

martedì 30 dicembre 2025 18.28
A cura di Anna Dicorato
Con i festeggiamenti di Capodanno, migliaia di animali, selvatici e domestici, vivono ore di autentico terrore. I botti e le esplosioni della notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio (che spesso iniziano già dal pomeriggio dell'ultimo giorno dell'anno) provocano infatti traumi immediati, disorientamento, fughe incontrollate e, nei casi più gravi, shock fatali per molte specie. Un problema spesso sottovalutato dagli amanti di petardi e fuochi d'artificio, ma le conseguenze sono reali e drammatiche.

Gli animali selvatici sono tra i più esposti: frastornati dai rumori improvvisi, perdono l'orientamento e si lanciano in fughe caotiche che possono concludersi contro edifici, linee elettriche o altri ostacoli. Potrebbero finire anche in strada causando incidenti stradali. Non mancano gli effetti a lungo termine, come alterazioni dei comportamenti naturali, difficoltà nella ricerca di cibo e persino compromissioni del sistema riproduttivo. "Gli uccelli invece si schiantano sui muri dei palazzi e nelle vetrate, infatti il giorno dopo Capodanno non è raro vedere per terra centinaia di volatili." Specifica Anna Rita Distaso volontaria dell'Enpa di Barletta.

Neppure gli animali domestici vengono risparmiati. Per cani e gatti, dotati di un udito molto più sensibile rispetto a quello umano, i botti rappresentano un'autentica tortura. Basti pensare che l'orecchio umano percepisce frequenze fino a 20.000 Hz, mentre i cani arrivano a circa 60.000 Hz e i gatti addirittura a 70.000 Hz. Non sorprende quindi che molti manifestino panico, ansia intensa, tremori, iperventilazione e tentativi disperati di fuga.

Purtroppo, spesso, non solo i forti rumori improvvisi sono una minaccia per cani e gatti randagi: "Si è diffuso il cattivissimo e orrendo comportamento di lanciare petardi nelle cucce dei gatti delle colonie feline, cassonetti di vetro o indumenti: questa più che una festa sembra una guerriglia! Molti animali rischiano di morire di infarto, investiti, solo per pochi minuti di follia: come sempre gli esseri umani si divertono sulla pelle degli animali!" e prosegue nella denuncia la volontaria: "Non ci sono controlli severi e ormai il mal costume è inculcato nei cittadini, non vi è una reale presa di coscienza nei confronti degli animali, nemmeno pensando anche al fatto che gli umani sono animali anch'essi!". In effetti, negli anni l'amministrazione comunale ha emanato ordinanze contro i botti, ma i barlettani sovente hanno fatto orecchie da mercante, con l'involontario supporto di chi si dovrebbe occupare di far rispettare le regole in città.

Sempre più cittadini, veterinari, associazioni, proteste e movimenti sui social network manifestano per un Capodanno rispettoso, con l'adozione di spettacoli pirotecnici silenziosi o a basso impatto acustico. Anche Anna Rita Distaso lancia un appello a tutta la cittadinanza barlettana: "Dobbiamo capire che può capitare a tutti noi di avere una grave perdita in famiglia, il nostro amico , parte della famiglia potrebbe sentirsi male o, peggio, morire! Forse solo allora credo che capiremo, che il 'non mi interessa'... all'improvviso diventa anche un nostro dolore! Ci sono svariati modi per festeggiare il Capodanno. Quest'anno usate la testa, pochi minuti non valgono una vita!!"