Caos Tari: Cascella visita l’Ufficio Tributi di Via Vanvitelli

«Gli errori ci sono stati e li stiamo correggendo, ma rivendico autonomia dei Comuni»

lunedì 17 novembre 2014 14.01
A cura di Floriana Doronzo
Dopo le innumerevoli proteste, autorizzate e non, sulle bollette della Tari da pagare, il sindaco Pasquale Cascella decide di far visita a quello che, nell'ultimo mese, è stato l'ufficio più frequentato di Barletta. Il caos Tari scoppia in seguito a errori di calcolo, a bollette pervenute in ritardo, a dilazioni-deroghe-proroghe confusionali e al malcontento generale su come stia procedendo il neonato dei problemi barlettani, la raccolta differenziata.

Questa mattina, intorno alle 12, l'Ufficio tributi di Via Vanvitelli era già chiuso, in quanto aveva servito 30 persone in più rispetto ai 70 cittadini previsti di mattina. Forse perché è lunedì-ci spiega un impiegato- o forse perché la richiesta di spiegazioni è davvero alta. Tuttavia, non mancano le eccezioni e alcune persone vengono servite pur senza biglietto. A prova della sensibilità dell'amministrazione, accompagnato dal vice sindaco Anna Rizzi Francabandiera e dall'assessore alla Polizia Municipale Marcello Lanotte, il primo cittadino ascolta le lamentele dei cittadini e spiega come la raccolta differenziata non abbia nulla a che fare con l'imposta della Tari, per la quale l'amministrazione ha dovuto attenersi a una normativa statale: «Oggi ho voluto verificare sul campo l'efficienza del servizio che il Comune sta offrendo e stare vicino agli impiegati che stanno al fronte e che devono vedersela direttamente con le giuste doglianze dei cittadini. Non sono certo mancati momenti di tensione e questo l'amministrazione lo sa bene: ogni volta che si chiede ai cittadini di ottemperare ai doveri tributari non è facile. Gli errori ci sono stati e l'onestà intellettuale di correggerli non ci è mancata. I nostri impiegati sono disponibilissimi a chiarire i dubbi e a rassicurare il privato cittadino che si vede recapitare a casa una bolletta con specifiche che non gli appartengono. Oggi ho voluto far capire a chi è qui come stanno le cose, perché stiamo vivendo una situazione delicata. Noi, come amministrazione, ci troviamo a farci carico di responsabilità che non sono nostre, ma che sono imposte dall'alto ed è giusto che la popolazione sappia che ci stiamo limitando a far rispettare un regolamento che non dipende da noi».

Il sindaco Cascella visita l'Ufficio Tributi di Barletta
La visita di Cascella sembra voler chiarire l'innocenza del Comune su importi così alti e insiste sulla rivendicazione dell'autonomia, che ai Comuni si deve per gestire in proprio i tributi, e sulla comprensione reciproca tra pubblico e privato. «Si tratta di dare prove di sensibilità-continua il sindaco. Il fatto che sulla Tasi abbiamo potuto applicare dei meccanismi di perequazione, per esempio sul numero dei componenti familiari e sul quartiere di residenza significa che alle amministrazioni locali va lasciato un margine di libertà decisionale, perché se dobbiamo essere responsabili, dobbiamo esserlo per decisioni prese da noi e non da altri».

E a chi fa notare che il ritiro dell'umido va effettuato tutti i giorni, che quello dei pannolini non può dipendere dalle telefonate alla Bar.sa e che ci si poteva organizzare meglio sui bidoni condominiali, il Sindaco promette un ripensamento della raccolta differenziata, in termini di maggiore fruibilità dei servizi e donazione di strumenti idonei. Talvolta il generale ascolta il particolare, nella speranza che la ricezione acustica evolva in fatti.