Canale Ciappetta-Camaggio nel dimenticatoio?

La nota del consigliere Giovanni Alfarano. «Alla Regione piace più pagare i danni arrecati che risolvere in partenza i problemi»

lunedì 12 marzo 2012
Canale Ciappetta-Camaggio nel dimenticatoio?. E' l'interrogativo che il consigliere regionale Pdl Giovanni Alfarano pone all'attenzione della Regione Puglia a causa delle recenti piogge ed del totale silenzio calatosi sull'argomento. «Nella serata di giovedì – racconta Alfarano – il temporale abbattutosi in città ha nuovamente allarmato residenti, aziende, operatori commerciali delle zone più inclini al fenomeno degli allagamenti. Tra questi quelli di via Callano, via Andria e via Boccaccio. Tutti quanti abbiamo ancora negli occhi gli ingenti danni comportati dallo straripamento del canale dello scorso novembre ma purtroppo in questi mesi nulla si è fatto per risolvere una questione davvero annosa. Dopo la convocazione di una serie di tavoli tecnici a Palazzo di Città e in Regione, niente si è ancora deciso sul da farsi».

«Il sottoscritto ha anche presentato un'interrogazione consiliare a risposta scritta nella quale chiedevo al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all'Assessore Regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati di venire a conoscenza dei motivi del ritardo dell'avvio dei lavori di rimodulazione, manutenzione e messa in sicurezza del canale Ciappetta-Camaggio, della disponibilità da parte della Regione Puglia di concedere lo "stato di calamità" in favore della città di Barletta (previa stima dei danni subiti dalle aziende colpite dall'esondazione) e di conoscere quali fossero gli interventi previsti dall'ente regionale e dagli altri enti preposti al fine di evitare una nuova esondazione. Ebbene – conclude Alfarano – a questa mia interrogazione non è giunta ancora risposta. Tale atteggiamento è ingiustificabile così come è ingiustificabile la delibera di giunta regionale 2940/2011 con la quale si revoca un finanziamento di circa 744mila euro per interventi di manutenzione del canale nella Provincia di Barletta-Andria-Trani. Questo significa – chiude il consigliere di minoranza – che alla Regione piace più pagare i danni arrecati che risolvere in partenza i problemi».