«Barletta va liberata da egoismi e affaristi»

Da cosa andrebbe liberata Barletta?. Liberazione e riflessione

venerdì 26 aprile 2013
A cura di Tommaso Francavilla
C'erano tutti per commemorare il 68° Anniversario della Liberazione dalla furia nazi-fascista: autorità cittadine, militari e religiose, rappresentanti delle Associazioni combattenti, gli alunni della scuola "Moro", cittadini. Onori ai Caduti con deposizione di ghirlande presso i luoghi e le lapidi che ricordano ad alcuni cittadini distratti, il contributo di sangue versato da Barletta, medaglia d'oro al valore civile e militare.

Il corteo è partito, passando le vie del centro per confluire presso piazza Caduti, dove il Commissario Straordinario, Dott.ssa Anna Maria Manzone, ha reso omaggio ai barlettani delle due guerre, per poi passare al monumento dei vigili urbani massacrati. Al termine della commemorazione, pongo due domande ai candidati sindaci, che hanno partecipato al corteo: Giovanni Alfarano (Pdl), Cosimo Cannito (Psi), Pasquale Cascella (Pd).

Quale significato dovrebbe avere il 25 aprile, per i giovani?
Alfarano:«Deve essere un momento per riflettere e cercare di ispirare la propria vita, fatta di valori, per rispettare le regole di convivenza e solidarietà per il futuro».

Cannito:«Oggi è la festa della democrazia e della libertà, queste non sono parole retoriche. Se i nostri giovani godono di libertà, lo devono a persone morte per combattere il nazi – fascismo. Questa è una giornata di alto valore culturale, etico e morale».

Cascella:«Per i giovani è un richiamo ai valori profondi della democrazia, valori che hanno riscattato la nazione. Come ha sottolineato il commissario Manzone, Barletta ha dato un contributo al riscatto della nazione, mentre l'Italia era lacerata. Credo questo sia un patrimonio collettivo che non vada dimenticato».

Nel 2013, da cosa dovrebbe essere liberata l'Italia e Barletta?
Alfarano:«L'Italia va liberata dall'egoismo. La nazione è stata caratterizzata da troppe parole e pochi fatti concreti. Barletta va aiutata a riprendere il cammino della libertà e dei diritti sociali. La città merita di uscire fuori dalla confusione e anarchia. I barlettani hanno pagato un caro prezzo, sono fiducioso nel loro senso di maturità».

Cannito:«Barletta dovrebbe essere liberata dagli affaristi, da chi rema contro la democrazia e persegue interessi personali. L'Italia va liberata dalle antiche divisioni tra destra e sinistra, per lavorare insieme, in virtù del bene comune».

Cascella:«Barletta andrebbe liberata da un certo egoismo, che cova nelle viscere della città. Questa è una città straordinaria, con capacità di innovazione, creatività, imprenditoria, che vanno a scontrarsi contro atteggiamenti di egoismo e chiusura mentale. Bisogna ribaltare questo stato di fatto. L'Italia ha risorse straordinarie, anche se a volte è ripiegata su se stessa. Il commissario Manzone, ha giustamente affermato il bisogno di riscoprire un senso di patriottismo nazionale. Nella costituzione ci sono i valori della coesione civile».
Festa della Liberazione © Tommaso Francavilla
Festa della Liberazione © Tommaso Francavilla
Festa della Liberazione © Tommaso Francavilla
Festa della Liberazione © Tommaso Francavilla
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