Barletta ha un artista, la sua forza è nella voce

Il tenore Pasquale Iodice si racconta. Tra musica classica e incursioni pop

martedì 18 maggio 2010
A cura di Tommaso Francavilla
Pasquale Iodice ha 23 anni, e fin da piccolo ha sviluppato spiccate doti canore. Studia canto lirico al Conservatorio di Bari dove frequenta il secondo anno. Nel 2006 fa parte del cast dello spettacolo teatrale «Romeo e Giulietta», dove interpreta il principe di Verone Bartolomeo della Scala. Si esibisce come tenore nell'orchestra da camera «Musicisti di Bardulos» e in numerosi concerti e manifestazioni benefiche come la «Notte Bianca» a Roma nel 2007, la «Notte della Disfida» a Barletta, concerti per il Fai (Fondo Ambiente Italiano) e per l'Associazione Alzheimer Italia. Sabato 15 maggio ha cantato in duo con R. Morelli nell'ambito della manifestazione «Benessere Musica – Mente – Corpo», presso l'auditorium «Teatro del Silenzio» a Canne della Battaglia, manifestazione benefica patrocinata dal comune di Barletta, AVIS, FAI.

La sua vocalità di tenore leggero gli permette di interpretare sia brani di musica pop italiana ed internazionale, sia brani classici tipici del bel canto italiano. Incide il disco « A Te» con 9 brani editi di musica leggera italiana e internazionale.

Perché hai scelto di studiare canto lirico?
Perché fin da piccolo avevo la passione del canto, e frequentando il conservatorio, sto affinando la mia tecnica vocale.

Hai inciso un disco di musica pop, sei orientato verso il pop o la lirica?
Non ho ancora scelto, anche se la via della musica pop mi dà la possibilità di interpretare personalmente i testi delle canzoni, mentre nel canto lirico si dà maggior importanza alle note e alla partitura.

Qual è la partitura che preferisci?
« I Pagliacci » di Leoncavallo.

Come ti rilassi, una volta sceso dal palco?
Mi rilassano gli applausi del pubblico.

Più importante di cantare è?
La mia ragazza!

Qual' è il problema principale della musica italiana?
La mancanza di cultura musicale nelle nuove generazioni, infatti la musica classica è vista dai giovani come musica noiosa. La colpa è anche delle case discografiche, che non fanno più cultura.

Cosa non faresti per promuovere il tuo disco?
Non scenderei a compromessi assurdi, che purtroppo esistono. La promozione di un disco, dovrebbe essere la naturale estensione di un progetto. Il disco non và venduto come un prodotto da supermercato.

Il posto peggiore dove hai cantato?
Non posso dirtelo, ma si trova nei dintorni. In quel caso ho accettato un compromesso per cantare.

Progetti futuri?
Completare il mio percorso di studi al Conservatorio, e in seguito continuare a partecipare ad altre manifestazioni canore.

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