Antonucci: «Sono illazioni, i miei motivi erano seri»

Il consigliere risponde agli attacchi sul suo allontanamento. «Non è mio costume fuggire davanti alle responsabilità»

giovedì 17 giugno 2010
"In risposta a chi si è permesso di fare illazioni a proposito del mio comportamento di Consigliere provinciale, vorrei sottolineare che mi sono allontanato dal Consiglio Provinciale solo ed esclusivamente per motivi familiari, che meritano la massima riservatezza e il massimo rispetto. Non è certamente mio costume fuggire davanti alle responsabilità o alle decisioni da prendere (ampiamente dimostrate), come qualcuno ha scritto.
L'ordine del giorno, presentato dall'Opposizione in Consiglio, era diretto ad impegnare il Presidente Ventola e il Consiglio stesso ad approvare il Regolamento sul Referendum, entro il 30 giugno: la qual cosa non è possibile visto che lo Statuto diverrà esecutivo solo a partire dal 7 luglioprossimo.
Lo Statuto prevede già l'istituto del Referendum consuntivo, rinviando ad apposito regolamento la sua compiuta disciplina. Pertanto, visto che verranno istituite le Commissioni Consiliari Permanenti, sembra più opportuno redigere il Regolamento e farlo transitare dalla Commissione permanente competente per un suo esame.
Questo è stato uno degli argomenti che a parere di alcuni, nell'ultima conferenza dei capigruppo, ha fatto slittare l'iscrizione all'ordine del giorno del Consiglio provinciale dell'adozione del regolamento di contabilità.
Non ho mai avuto bisogno "di fare il furbo" per dire ciò che penso. E, a tal proposito, vorrei far presente che sull'argomento in questione proporrò, al più presto, un ordine del giorno del Consiglio provinciale.
A proposito dell'articolo apparso sulla stampa locale a firma dei consiglieri provinciali d'opposizione, Bernardo Lodispoto (Partito Socialista), Carlo Laurora e Francesco Di Feo (Unione di Centro), tengo a sottolineare che il loro intervento appare alquanto strumentale e tendenzioso: la maggioranza di centrodestra non intende(io saro' vigile) assolutamente mettere la Città di Barletta in un angolo. Piuttosto, mi sembra che codesti consiglieri, con il loro dire troppo spesso spropositato, rischiano di mettere "zizzania" tra le tre città, a tutto svantaggio, quindi, di tutta la provincia e, in particolar modo, proprio della città della Disfida".


Gigi Antonucci
Consigliere provinciale