Alla scoperta degli studenti da 100 e lode

Intervistiamo Davide Rodelli e Riccardo Piazzolla. Dopo Barletta, entrambi studieranno a Milano

domenica 8 agosto 2010 11.00
A cura di Ida Vinella
Proseguiamo la nostra maratona all'insegna dei giovani talenti barlettani. Questa volta intervistiamo Davide Rodelli dell'Istituto professionale "Garrone" e Riccardo Piazzolla dell'Istituto tecnico commerciale "Cassandro", entrambi diplomati con il risultato massimo di 100 e lode.

Quali sono i tuoi progetti dopo la maturità?
Rodelli: Proverò il test di ammissione presso il politecnico di Milano per accedere alla facoltà di design. Se il test dovesse avere esito negativo mi iscriverò probabilmente alla facoltà di economia.
Piazzolla: Finalmente avrò la possibilità di realizzare il mio sogno: studiare economia aziendale alla Bocconi di Milano.

Qual è stato il momento più bello nella tua esperienza scolastica?
Rodelli: La maturità è stata senza alcun dubbio una tappa fondamentale per la mia formazione culturale e pesonale e penso che i mesi precedenti a tale periodo siano stati i più belli proprio perchè i più intensi e ricchi di ansia ed emozione.
Piazzolla: Di bei momenti ce ne sono stati tantissimi, ma forse quelli che ricordo con più piacere sono il viaggio in Francia dell'ultimo anno ed il colloquio orale d'esame che mi ha permesso di mostrare tutto il mio valore.

Qual è il mestiere che vorresti intraprendere?
Rodelli: Diventare un affermato designer.
Piazzolla: Mi piacerebbe diventare un manager, un businessman o comunque vorrei avere un mestiere che mi permetta di lavorare nell'ambito dell'economia e del commercio.

Qual è per te il valore del 100 e lode?

Rodelli: Una tappa importante per proseguire un cammino sempre in salita.
Piazzolla: Personalmente considero il 100 e lode come un semplice numero che sicuramente mi ha dato una certa gratificazione, ma è pur sempre un numero. Il mio obiettivo era quello di lasciare un segno importante del mio passaggio nella mia scuola e credo di esserci riuscito.

Pensi che Barletta offra le giuste possibilità ad un giovane di esprimersi appieno e di potersi affermare nel mondo del lavoro?
Rodelli: Penso che la mia città, pur essendo un luogo in continuo miglioramneto, non offri ad un giovane la possiblità di esprimersi e di formarsi completamente per poter poi affrontare il mondo del lavoro. Già la mancaza di sedi universitarie è senza ombra di dubbio un punto a sfavore poichè "obbliga" i ragazzi a dover necessarimente spostarsi per proseguire gli studi universitari.
Piazzolla: Barletta non è certo il posto ideale per potersi affermare nel mondo del lavoro, soprattutto per ciò che mi piacerebbe fare. Per questo ho deciso di "emigrare" al nord. Il mio auspicio è che la situazione possa cambiare in un futuro più o meno prossimo cosicché possa tornare e dare il mio personale contributo alla crescita economica e sociale del mio territorio.