Al di là del bene e del mare

Quotidiane visioni del Paraticchio di Barletta

sabato 15 agosto 2015 12.54
A cura di Floriana Doronzo
Fotonotizia. Notizia di cosa poi? Di una veduta dall'alto, di una considerazione sul basso. E lo sguardo risente inevitabilmente della forza di gravità quando, passeggiando lungo il Paraticchio di Barletta, si ritrova ad ammirare la landa desolata che domina in una fossa. Piccoli rigagnoli disciplinati tra il verde grigio del terreno; interviene il tramonto ad impreziosire tanta cenere. A una veduta complessiva, sembra quasi che l'acqua del mare inumidisca l'aridità di quel che la precede, ma forse è meglio che le due cose non si contaminino.

E' già contaminata di per sé quest'area, ma cartoni, lattine, ciabatte e bottiglie abbandonate tra sterpaglie di plastica non ci sorprendono più. E si scende indifferenti, lungo la scala "delle giostre", dove c'è il green carpet all'ingresso sulla sinistra. Qui c'è persino una bottiglia di birra insediatasi nel rigagnolo: lì può restarci composta, col collo all'aria, perché tanto ormai non scorre più nulla, vi è solo melma. Ed ecco arrivati al livello del mare, dopo essersi lasciati alle spalle il rinomato centro storico di Barletta, con Palazzo della Marra e Porta Marina.

Così, da Piazza Plebiscito, i piedi ti sorprendono, aprendoti la finestra sulla Barletta composta nella sua vacuità, un po' deturpata, ma pur sempre solenne. Più in là c'è il canale H, la mutina su cui meglio tacere e allora silenzio, lasciamo che anche quest'estate tramonti, senza che la caduta del sole faccia alcun rumore.
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta © Floriana Doronzo
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta © Floriana Doronzo
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta
Paraticchio Barletta