A colloquio con i talenti da 100 e lode

Intervistiamo Ruggiero Capacchione e Antonio Marinacci. Soddisfazione per il "Cassandro" e il "Casardi" di Barletta

domenica 1 agosto 2010 09.50
A cura di Ida Vinella
Continua la nostra maratona fra i talentuosi diplomati barlettani di quest'anno. Fra i pochi fortunati ad aver ottenuto l'ambito risultato di 100 e lode, questa volta intervistiamo Ruggiero Antonio Capacchione, diplomato presso l'Istituto Tecnico Commerciale "Cassandro", e Antonio Marinacci, che ha completato con successo il suo corso di studi superiori al Liceo Classico "Casardi".

Quali sono i tuoi progetti dopo la maturità?

Capacchione: Sicuramente ho intenzione di proseguire gli studi anche se ci sono ancora lavori in corso per quanto riguarda la facoltà universitaria presso la quale iscrivermi... Di sicuro non sarà uno studio "fuori sede"; inoltre ho intenzione di conciliare studio e lavoro, anche se ciò potrebbe risultare pesante.
Marinacci: Attualmente propendo per l'iscrizione alla facoltà di Giurisprudenza, da frequentare presso l'Università di Bari; tuttavia sono ancora indeciso, e dunque non si tratta affatto di una scelta definitiva.

Qual è stato il momento più bello nella tua esperienza scolastica?

Capacchione: Il momento più bello nella mia esperienza scolastica è stato, strano ma vero, proprio l'esame di maturità in quanto rappresenta il definitivo "faccia a faccia" con i professori, il momento cruciale in cui far vedere di che stoffa sei fatto, l'ultimo scoglio da superare prima della fine degli studi superiori ... un mix di tensione e adrenalina!!
Marinacci: E' estremamente difficile sceglierne uno in particolare: il mio iter formativo liceale, seppur arduo ed impervio, è infatti stato sempre piacevole; il merito di ciò va alla mia classe, per la quale aggettivi come "straordinaria" e "fantastica" risulterebbero troppo riduttivi nel definirla. Sicuramente la gita del terzo anno in Toscana (l'ultima alla quale, per motivi vari, ho partecipato) costituisce tuttora per me un gradevole ricordo.

Qual è il mestiere che vorresti intraprendere?

Capacchione: Non ho in mente una professione ben precisa, anche perché la generalizzata crisi economica ha ridimensionato la concezione della mia futura carriera lavorativa. Il mio sogno principale, infatti, non sarebbe più quello di vedermi realizzato nella professione in cui tanto ambisco (se arriva che ben venga!!), ma sarebbe quello di avere uno sbocco lavorativo degno del mio percorso di studi, che non mi lasci con l'amaro in bocca nell'eventuale ipotesi di vedere vanificato tutto il lavoro sostenuto.
Marinacci: Vorrei intraprendere la carriera di magistrato, alla quale guardo con interesse da un bel po' di tempo; in alternativa potrei tentare di trovare un impiego presso la Comunità Europea.

Hai interessi extrascolastici, passioni che coltivi?

Capacchione: Mi piace molto colmare le mie curiosità e risolvere eventuali dubbi, documentandomi soprattutto attraverso Internet.
Marinacci: Gioco a basket a livello agonistico da circa sette anni: attualmente sono tesserato per la Cestistica Barletta (ex Patalini Barletta), squadra che milita nel campionato di serie C. E' un impegno molto faticoso che sottrae tempo allo studio, considerando le partite ed i cinque allenamenti alla settimana: la passione profonda che provo per questo sport mi spinge però ad accettare questi sacrifici.

Qual è per te il valore del 100 e lode?


Capacchione: Per me il 100 e lode è un traguardo e allo stesso tempo un punto di partenza, un successo che ci spinga a mantenere la stessa lunghezza d'onda negli studi, ma anche nella vita, perché no?!
Marinacci: Sono consapevole del valore ridotto ed irrisorio ai fini pratici di un diploma di Liceo Classico, qualsiasi sia il voto conseguito. Tuttavia il mio 100 e lode è stato raggiunto con un impegno ed uno sforzo che non nascondo essere stato davvero notevole: credo di non aver mai studiato così tanto come nel periodo pre-esami. Si tratta dunque di un traguardo che mi dà grande soddisfazione e fiducia per raggiungere, in futuro, traguardi sempre più ambiziosi.

Pensi che Barletta offra le giuste possibilità ad un giovane di esprimersi appieno e di potersi affermare nel mondo del lavoro?

Capacchione: A dire il vero non ho una grande fiducia in Barletta in tal senso. Per me infatti Barletta dovrebbe essere rivalutata, non solo dagli altri, ma anche e soprattutto da noi stessi cittadini, perché potrebbe offrire molto di più di quanto oggi offra.
Marinacci: La mia risposta sarà abbastanza laconica: gli sbocchi lavorativi sono davvero pochi, e per questo le probabilità di andare via sono per me estremamente elevate.

Nei prossimi giorni continuerà la nostra maratona per conoscere meglio i 100 e lode di Barletta.