Catanzaro-Barletta 1-1
Catanzaro-Barletta 1-1
Calcio

Verso Catanzaro-Barletta: i precedenti e la storia dell'avversario

Tre punti per i biancorossi in una sola occasione sin qui

Ha avuto il via in mattinata il cammino del Barletta Calcio verso Catanzaro, sede del prossimo impegno di campionato, in programma venerdì sera, quando i biancorossi di Sesia saranno ospiti dei giallorossi calabresi nella partita valevole per il turno numero 14 del girone C di Lega Pro, in una sfida caratterizzata dall'intenso gemellaggio tra le due tifoserie. Vediamo precedenti e storia con il prossimo avversario.

I precedenti
L'ultimo incrocio in terra calabrese tra le due formazioni risale all'8 dicembre 2013: nel giorno dell'Immacolata Concezione Liverani e compagni portarono a casa un punto, frutto del centro di Ilari in risposta al vantaggio di Fioretti. Nella mente dei tifosi barlettani è ancora fresco il ricordo di quel 31 Maggio 1987, dove in un "Cosimo Puttilli" gremito in ogni ordine di posto, Barletta e Catanzaro si incontrarono alla 16^ giornata di campionato: la gara terminò 1 a 1, sancì la promozione dei calabresi in B e per i biancorossi l'anticamera della storica trasferta a Sorrento. Da menzionare anche la semifinale playoff giocata nel 2010. In quella occasione, la banda Sciannimanico dovette arrendersi sia nel match di andata che nel match di ritorno con il risultato di 1 a 0. Dal 2008 ad oggi le due formazioni si sono affrontate 10 volte: il bilancio pende nettamente a favore dei giallorossi con 7 vittorie, 2 pareggi e una sola vittoria biancorossa. Il Barletta è una sorta di portafortuna per il Catanzaro. Ogni qualvolta le due compagini hanno militato nello stesso torneo (eccezion fatta per il torneo edizione 89/90), le Aquile hanno sempre fatto bene. E' stato così nel campionato 1987/88, nelle due stagioni successive (col Catanzaro, per esempio, in corsa per la promozione in A nel torneo 88/89) e durante la stagione 2008/2009. In una sola circostanza, per l'esattezza nel torneo 1988/89, la trasferta di Barletta fu a dir poco nefasta per gli ospiti: la partita del "Puttilli" si concluse sul 4 a 1.

La storia dell'avversario
La nascita dell'Unione Sportiva Catanzarese risale al 1929 dalla fusione dei tema Scalfaro e Braccini. Nel 1933 il sodalizio calabrese conquisto la Prima Divisione, poi dopo appena dodici mesi arrivò un nuovo salto – questa volta in serie B -, ma a fermare il calcio a Catanzaro fu una serie di problemi finanziari uniti alle conseguenze del conflitto bellico. Nel 1958 cominciò l'era del presidente Ceravolo, che darà poi il nome allo stadio che è il tempio di "cugini" giallorossi. Gli anni '50 si conclusero con due stagioni in B, riuscendo a trionfare anche nella Coppa delle Alpi. Nel 1966, arrivò addirittura la promozione in serie A, con in panchina mister Seghedoni e con i gol di Angelo Mammi. L'esperienza in A durò però solo 12 mesi, con ritorno nel 1976. Con Merlo alla presidenza, il Catanzaro disputò ben 5 stagioni consecutive in A. Il periodo d'oro per il Catanzaro culminò con la sconfitta in Coppa Italia contro l'Inter, che meritò l'accesso in finale in virtù della differenza reti.

Nel 1983, il Catanzaro meritò la retrocessione in B totalizzando sul campo soltanto 13 punti. Dopo 12 mesi arrivò un'altra retrocessione, che spedì addirittura i calabresi in C. Con Albano alla presidenza, il Catanzaro cominciò una nuova altalena tra B e C: Nel 1989 arrivò la retrocessione in C e l'addio al calcio giocato di Palanca. L'anno dopo andò ancora peggio, visto che una nuova retrocessione condannò le aquile a 12 anni consecutivi di Serie C2. Nel 2003 un ripescaggio portò i calabresi in C1 e nel 2004, al primo "tentativo", il Catanzaro centrò il nuovo salto in serie B, battendo il Chieti ad Ascoli in una gara segnata dalla presenza di 16.000 tifosi giallorossi. La permanenza in cadetteria durò solo due stagioni, poi arrivò lo spettro del fallimento che condannò il Catanzaro ad una ripartenza dalla C2 grazie al lodo Petrucci. Fino al 2011, il Catanzaro stazionò, senza mai puntare al salto di categoria, in C2, poi, con l'avvento dell'ambizioso imprenditore Cosentino, arrivò la promozione in Prima Divisione Lega Pro (2012) ed una salvezza tranquilla nel 2013, prima di allestire un progetto ambizioso per puntare direttamente alla promozione in B nella stagione attuale.

L'incontro del "Ceravolo", al netto delle classifiche da rimpolpare, sarà l'occasione per rinsaldare ulteriormente i rapporti di stima reciproca e trascorrere una giornata all'insegna della sportività. Inutile dirlo, ma nel calcio moderno legami come questi sono sempre più difficili da trovare: Buon Catanzaro-Barletta a tutti.
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