"Ora alziamo la voce", l'Atletica 2010 si mobilita in difesa dello sport

Una nota di protesta, decisa, tesa a mostrare la voglia di migliorare le cose in una città dove, paradossalmente, chi vuole praticare sport rimane penalizzato: questo il senso della nota, quasi di "sfogo" dell'ASD Atletica 2010 postata su Facebook.

"Dove vi allenate?" questa la prima domanda rivolta a chiunque si affacci al mondo dell'atletica leggera, con uno stadio, il "Cosimo Puttilli", impraticabile da oltre un anno e mezzo. Un disagio che ancora non trova una risposta adeguata e precisa sui tempi di consegna dello stadio, all'interno del quale è previsto il completo rifacimento della pista di atletica, con soldi stanziati dal CONI.

"I genitori dei nostri atleti liceali sanno cosa vuol dire vedere uscire di casa il proprio figlio alle 15 e vederlo rientrare alle 18, perchè bisogna spostarsi in un'altra città per svolgere degli allenamenti dignitosi, andare a Margherita o Trinitapoli dove abbiamo riesumato delle vecchie piste abbandonate" questa la nota più dolente del post, simbolo di tutti gli sforzi compiuti da chi, allo sport, tiene davvero.

"Nonostante tutto questo - continua il post - il movimento atletico è in crescita, con mille difficoltà. Ma non avendo ancora una visione dei tempi di attesa l'atletica su pista tenderà a scomparire o a spostarsi completamente nei paesi circostanti. La stessa atletica che ha dato i natali al nostro concittadino Pietro Mennea di cui solo ora tutta la città decanta le lodi, per cui ci si lancia in promesse politiche o in azioni da facciata".

In questo senso tutta la cittadinanza sarà invitata a mobilitarsi con tutte le associazioni sportive domani - domenica 22 gennaio - in vista della manifestazione "Senza sport muore il futuro", manifestazione tesa al riconoscimento del diritto di fare sport in modo dignitoso, senza pericoli incombenti come strutture in stato di degrado e spostamenti in altri comuni per poter continuare a praticare la disciplina desiderata.

Il diritto allo sport appartiene a tutti, ma il dovere di dare la possibilità di praticarlo in maniera sana e senza problematiche è anche di chi amministra il nostro comune, che non dovrebbe lasciare che questa città, che allo sport ha dato, e da tanto, faccia fuggire via i propri talenti.