Barletta 1922
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Calcio

Le due facce del Barletta 1922

La vittoria di Otranto ha entusiasmato, ma il futuro resta incerto

Due facce della stessa medaglia. Da un lato abbiamo un inizio di campionato che probabilmente è andato anche oltre le più rosee aspettative con 8 punti conquistati in 5 partite ed una sola sconfitta al passivo subita alla prima giornata su un campo in terra battuta ed al termine di una gara comunque dignitosa, e dall'altro abbiamo una società la cui intera dirigenza è dimissionaria e il cui futuro è tornato nuovamente più nebuloso che mai. Questa è l'attuale situazione del Barletta 1922, una situazione diametralmente opposta per quel che accade in campo e quel che accade fuori dal campo.


Finalmente Ladogana, il mal di gol è passato
Finalmente Vincenzo Ladogana. Il tema principale della sofferta vittoria di Otranto non può che essere l'arrivo dei primi gol stagionali di Vincenzo Ladogana che con una doppietta decisiva per la conquista dei tre punti ha dato un calcio alle polemiche, ha scacciato i cattivi pensieri e si è scrollato di dosso il peso, molto ingente per un attaccante dello 0 alla voce reti all'attivo. Questi due gol possono rappresentare un grandissimo viatico per il Barletta che proprio ai gol del bomber monopolitano ha deciso di affidare le proprie fortune e dopo un mese dall'inizio del campionato queste attese sono state finalmente ripagate. Che l'astinenza dal gol di Ladogana fosse una delle cause del mal di gol che aveva attanagliato i biancorossi in queste prime gare l'avevamo ampiamente affermato su queste colonne e l'esito della gara di Otranto è stata la prova concreta di quanto affermato.

Contro il Gravina senza paura
Ora, con un Ladogana ritrovato si può guardare con fiducia alla gara di domenica prossima contro il Gravina, una gara nella quale Rizzi e compagni si troveranno a sfidare la squadra capolista, la squadra più in forma del momento nonchè la favorita n. 1 per la vittoria finale. Con queste premesse potrebbe apparire difficile pronosticare l'arrivo della prima vittoria casalinga per il Barletta, ma il cuore di questi ragazzi unito alla proverbiale solidità difensiva fin qui dimostrata ed alla ritrovata vena del reparto offensivo le cui fortune sono fatte oltre che dal rivitalizzato Ladogana, anche dal sempre frizzate Sguera si può sicuramente prevedere una gara combattuta con i biancorossi che certamente non partono sconfitti. Questa è dunque la situazione del Barletta 1922 per quel che riguarda le questioni prettamente calcistiche, una situazione rosea più di quanto si potesse immaginare.

Dirigenza dimissionaria e squadra al sindaco, quale futuro?
Se sul campo le cose vanno decisamente bene, lo stesso non si può dire per quel che concerne la situazione societaria. Come noto nella scorsa settimana la dirigenza biancorossa ha rassegnato le dimissioni motivando tale decisione con l'impossibilità di poter condurre un'intera stagione con i fondi attualmente a disposizione. Comunicando tale decisione, il direttivo societario ha fissato al 31 ottobre l'ultima data utile per chiunque fosse interessato ad avvicinarsi e mostrare il proprio interesse concreto. Nel caso questo non dovesse avvenire si andrà avanti con un'autogestione almeno fino al 31 dicembre 2015. A completamento dell'atto di dimissioni, nella giornata di ieri è arrivata dal piazza Conteduca 11 la comunicazione dell'intenzione di rimettere la società nelle mani del sindaco Cascella che sarà ancora una volta incaricato di trovare la migliore soluzione per il futuro del calcio barlettano. Naturalmente, sorge spontanea la solita domanda: ora cosa accadrà? Al momento non ci sono risposte, dal Palazzo di Città non è arrivato alcun commento (potrebbe arrivare nella giornata di oggi) e non si registra nessun tipo di interessamento da parte di questo o quell'imprenditore, salvo le solite voci riguardanti un ritorno di fiamma di Roberto Tatò che al momento non trovano alcun tipo di conferma. Una situazione, quella societaria, che si può certamente definire più che nebulosa e che al momento sembra lontana da una soluzione definitiva.
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