Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia
Calcio

In viaggio con il Barletta: tutti a Castellammare di Stabia

Seconda puntata della rubrica in collaborazione con l'agenzia Pinguino Viaggi

Barlettaviva.it vuole sempre sorprendere e offrire di più ai propri lettori: da questa stagione sportiva alle tante rubriche che consuetamente offriamo per curare lo sport dal punto di vista prettamente tecnico torna uno spazio che analizza in profondità il valore storico-artistico-culturale della località che ospita lo spettacolo sportivo. Con "In viaggio con il Barletta", per ogni trasferta del Barletta Calcio nel torneo di Lega Pro, andremo a conoscere meglio i luoghi da visitare, i monumenti da conoscere e le prelibatezze da gustare della città che ospiterà i biancorossi, in un'esclusiva rubrica a cura dell'agenzia "Pinguino Viaggi si viene e si va" e dei suoi itinerari culturali ed eno-gastronomici. Oggi, per la puntata numero 2, è la volta di Castellammare di Stabia:

Castellammare di Stabia:
Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della provincia di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della penisola sorrentina. La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica, in una conca del golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Proprio questi elementi naturali segnano il confine con le città limitrofe: il fiume Sarno infatti divide la città stabiese da Torre Annunziata e Pompei a nord, il monte Faito da Vico Equense e Pimonte a sud. Ad est la città confina con Sant'Antonio Abate e con Santa Maria la Carità, mentre la zona ovest risulta essere la fascia costiera. Castellammare di Stabia ha una superficie di 17,71 km², con un'altezza media di 5 metri sul livello del mare, anche se in realtà si parte dallo 0 lungo la costa fino ad arrivare a 1202 metri sul monte Faito.

La storia:
Le origini di Castellammare di Stabia si perdono nella notte dei tempi e sono ancora incerte, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall'VIII secolo a.C. Diverse sono state le dominazioni come quella dei sanniti seguite poi dagli Etruschi e daiGreci: il nome di questo insediamento era Stabiae.Stabiae venne conquistata da Roma nel 340 a.C. e fu durante il periodo romano che la città ebbe il suo massimo splendore: infatti venne cinta da mura e divenne un piccolo borgo dedito soprattutto ai prodotti che offriva la terra. Intorno alla città fortificata si svilupparono numerose fattorie che, con il passare del tempo, formarono piccoli borghi: questa zona viene ricordata come Ager Stabiano e comprendeva alcune zone che attualmente sono inglobate nei comuni di Gragnano, Casola di Napoli, Santa Maria la Carità e Sant'Antonio Abate, ma anche alcune zone della stessa Castellammare di Stabia, come il rione San Marco e Pozzano, che all'epoca veniva chiamata Fogliano, dal nome del dio Foglianum, protettore della natura. Stabiae venne dotata anche del palazzo del ministro e di un tempio dedicato ad Ercole che, secondo la tradizione romana, era il fondatore della città.

Durante la seconda guerra punica, così come ricorda Silio Italico, alcuni giovani stabiani presero parte alla spedizione su una nave della flotta di Marco Claudio Marcello. Durante la Guerra sociale Stabiae venne assediata da Lucio Cornelio Silla e soltanto dopo un lungo periodo la città si arrese: in questo frangente non si combatté alcuna battaglia, ma Silla si limitò ad aspettare al di fuori delle mura finché la mancanza di acqua e di cibo portarono gli stabiani alla resa. La città venne completamente rasa al suolo e diventò porto di Nuceria. Il 25 agosto del 79 d.C. un'inaspettata e violenta eruzione del Vesuvio fece scomparire sotto una fitta coltre di cenere, lapilli e pomici, insieme a Pompei ed Ercolano, la città di Stabiae. Dopo la distruzione di Stabiae ad opera del Vesuvio, alcuni abitanti del luogo scampati all'eruzione, tornarono alle loro vecchie abitazioni, ormai distrutte, per recuperare oggetti e denaro: furono questi che costituirono un villaggio lungo la costa, la quale grazie all'eruzione era diventata molto più protesa nel mare rispetto al passato. Ereditata dagli Aragonesi, nel 1541 l'imperatore Carlo V, diede la città in feudo a Ottavio Farnese, il quale apportò notevoli modifiche alla struttura urbanistica: realizzò anche il suo palazzo, ancora conosciuto come Palazzo Farnese ed oggi sede del municipio.

Dopo l'occupazione di Arrigo di Lorena e in seguito di Carlo d'Asburgo, la città passò, nel 1731, sotto il controllo di Carlo di Borbone. Fu questo il periodo di grandi cambiamenti che portò Castellammare di Stabia ad essere una delle città più floride del Regno di Napoli ed poi del Regno delle Due Sicilie: nel 1783 furono aperti i primi cantieri navali italiani, e poi ancora l'industria per la fabbricazione di corde, la cosiddetta Corderia, e viene dato il via, nel 1749, ad una campagna archeologica che riporta alla luce i resti delle ville romane dell'antica città di Stabiae. Nel 1842 Castellammare di Stabia diviene una delle prime città italiane ad essere dotata di una linea ferroviaria che la collegava direttamente con Napoli: questo portò non solo ad uno sviluppo della città oltre le mura difensive, ormai diventate inutili e quindi abbattute, ma a diventare un centro commerciale dove le mercanzie provenienti dalla Calabria e dalla Puglia venivano caricate sul treno. Con l'Unità d'Italia ed un florido momento per lo sviluppo industriale, l'area nord di Castellammare di Stabia ed in particolar modo quella intorno alla ferrovia si riempì di industrie tra cui conservifici, come quello della Cirio, cartiere, pastifici, cantieri metallurgici e diverse industrie meccaniche e tessili.

Il nuovo secolo si apre con l'apertura della linea tranviaria che collegava la stazione di Castellammare di Stabia direttamente con Sorrento, attraversando tutta la penisola sorrentina. Sempre in questo periodo la vocazione turistica di Castellammare di Stabia, soprattutto per le sue acque e le loro proprietà curative, raggiunge l'apice. La sua importanza a livello regionale, già in epoca passata, ha portato all'ipotesi di farne il capoluogo di una nuova provincia: ciò avvenne, ad esempio, nel 1923, quando furono istituite alcune nuove province, tra cui quella della Spezia, mentre il progetto per Castellammare di Stabia rimase sulla carta. All'inizio degli anni novanta la città venne visitata da papa Giovanni Paolo II, il quale dopo il pranzo in mensa insieme agli operai dei cantieri navali, tenne una solenne cerimonia sul lungomare. La fine del XX secolo coincide con il periodo di rilancio, puntando sul risanamento delle poche industrie rimaste ma soprattutto sul turismo. La costruzione di nuovi complessi alberghieri e di infrastrutture all'avanguardia come il porto turistico di Marina di Stabia, uno dei più grandi d'Europa, hanno fatto sì che nel 2006 Castellammare di Stabia sia stata la terza città campana per presenze turistiche negli alberghi solo dietro a Napoli e Sorrento. All'inizio del 2008 è stato completato il restauro della Reggia di Quisisana, altro edificio storico restituito alla città.

Da visitare:

Edifici religiosi
Castellammare di Stabia conta circa 50 chiese cattoliche, suddivise in 19 parrocchie e ricadenti sotto la giurisdizione dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. La chiesa principale è la concattedrale di Maria Santissima Assunta, i cui lavori di costruzione risalgono al 1587, mentre la solenne consacrazione è avvenuta solamente nel 1893, anche se già utilizzata dal 1643. Nella città stabiese sono presenti quattro santuari. La basilica santuario di Santa Maria di Pozzano, ubicata sull'omonima collina, risalente al XVI secolo e consacrata nel 1874[23], conserva la tavola raffigurante la Madonna di Pozzano, compatrona di Castellammare di Stabia, miracolosamente ritrovata in pozzo: dinanzi all'icona sostò in preghiera anche San Francesco di Paola. Elevata a basilica pontificia da Benedetto XV nel 1916, ospita al suo interno opere di Paolo De Matteis, di Bernardino Fera e Sebastiano Conca, di Girolamo Cenatiempo e Giacinto Diana.

Palazzo Farnese
Nel 1566 Ottavio Farnese, signore di Castellammare, in seguito alle proteste dei cittadini, decise di donare alla città un luogo adeguato per la sede della Corte del Governatore: la scelta cadde su un caseggiato[31] ad un piano situato tra il Duomo e via Coppola, nell'attuale Piazza Giovanni XXIII. Nel 1820 vi venne trasferita la sede dell'Amministrazione comunale e nel 1871, su progetto dell'architetto Luigi d'Amora, il palazzo fu ingrandito e abbellito.

Reggia di Quisisana
La data precisa della costruzione della Reggia di Quisisana è ancora tutt'oggi avvolta nel mistero: sicuramente nel 1268 già esisteva sulla collina di Quisisana la casa di re Carlo I d'Angiò, ma poiché gli Angioini avevano conquistato il Regno di Napoli solo due anni prima è ipotizzabile che possa risalire agli Svevi. In posizione dominante sulla città, la reggia è formata da tre corpi di fabbrica: il primo, su due livelli, è quello che permette l'accesso alla struttura tramite un ampio portale. Il primo piano era il piano nobile che si affacciava direttamente all'interno del parco. Il secondo corpo è ubicato perpendicolarmente rispetto all'ingresso, sul ciglio della collina, anch'esso su due livelli con l'aggiunta del sottotetto. Infine la terza parte scende lungo il pendio della collina ed è caratterizzato dalla presenza di un portico. All'interno della reggia è presente un giardino all'italiana.

Come arrivarci:
L'uscita autostradale Castellammare di Stabia è posta sull'A3 Napoli - Pompei - Salerno, tra le uscite di Pompei Ovest e Pompei Est: lo svincolo è sempre molto trafficato in quanto è possibile raggiungere tutti i centri della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. La città stabiese è anche attraversata da due strade statali la statale 145 Sorrentina, che attraversa tutti i centri della penisola sorrentina e la Strada Statale 366 che giunge fino al Amalfi passando per Gragnano, Pimonte, Agerola e Furore. Una parte della statale 145 viene definita bis e collega il casello autostradale con il centro della città. In progetto la costruzione di una nuova bretella autostradale che collegherà l'A3 con il porto di Marina di Stabia.

Treno:
Castellammare di Stabia è stata una delle prime città italiane ad essere raggiunta da una linea ferroviaria: nel 1845 venne aperte infatti la linea che collegava la città stabiese con Napoli, prolungamento della prima ferrovia italiana. Attualmente la città è attraversata da due linee ferroviaria, la ferrovia Torre Annunziata - Gragnano, appartenente alle FS e la ferrovia Torre Annunziata-Sorrento della Circumvesuviana, oltre ad un raccordo ferroviario utilizzato esclusivamente per il traffico merci per la stazione di Castellammare di Stabia Marittima e i cantieri navali. Attualmente Castellammare di Stabia conta 6 stazioni attive

Lo stadio
Lo Stadio comunale "Romeo Menti" è uno dei tre stadi di calcio italiani dedicati a Romeo Menti, attaccante del Grande Torino scomparso nella Tragedia di Superga: gli altri due sono quelli di Vicenza e di Montichiari. Ospita le partite interne della Juve Stabia e possiede una capienza complessiva di 13.000 posti a sedere. Costruito nel 1984, fu intitolato a Romeo Menti prendendo il nome da una lapide commemorativa, posta nel vecchio impianto sportivo nel 1949, per volere della tifoseria stabiese, a memoria e ricordo delle gesta sportive del leggendario campione, a seguito della sua scomparsa nella Tragedia di Superga, avvenuta nello stesso anno. Fu inaugurato nel 1985 con un'amichevole di lusso contro l'Avellino che militava in Serie A: la Juve Stabia si impose per 3-1 davanti ad oltre 15.000 spettatori. Nell'estate 2011 sono stati eseguiti nuovi lavori di adeguamento dello stadio (nuova Tribuna stampa, palestra e nuovi spogliatoi) per permettere alla Juve Stabia, neo-promossa in Serie B, di disputare le partite casalinghe di cadetteria.
Rubrica a cura di:

PINGUINO VIAGGI SI VIENE E SI VA- BARLETTA
via Rizzitelli, 28
76121 Barletta -BT-
tel/fax 0883345282
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