
Calcio
Cascella: «Sul mercato ci rinforzeremo, il Barletta ha le carte per salvarsi»
Il dg biancorosso garantisce una punta importante in arrivo a gennaio
Barletta - mercoledì 3 dicembre 2014
Sicurezza nei piani societari, un mercato volto alla ricerca di rinforzi per la rosa e la convinzione che la salvezza è a portata di mano. Ospite degli studi televisivi di Amica 9 Tv ieri sera, il direttore generale del Barletta Calcio Davide Cascella ha analizzato il momento biancorosso a 48 ore dallo scialbo pari interno a reti bianche contro l'Aversa Normanna, concluso tra i fischi d'amore del tifo presente al "Puttilli",e a quattro giorni dalla trasferta di Lamezia Terme.
Barletta che ha una classifica con i piani societari, ha spiegato Cascella: «Nessuno di noi quando costruisce una squadra pensa e crede di farsi del male. Sicuramente le scelte fatte sono state fatte per il bene del Barletta. Se il campionato finisse oggi, il Barletta sarebbe salvo senza i playout. Noi conosciamo le difficoltà di questa Lega Pro, quindi abbiamo lavorato per questo. Né il sottoscritto né il presidente Perpignano hanno dato obiettivi diversi dalla salvezza: nonostante le occasioni perse, io credo che la classifica di oggi sia in linea con le aspettative della società e con quelle che dovrebbero essere le aspettative della piazza di Barletta. E' chiaro che abbiamo delle carenze, ma non dimentichiamo che non abbiamo Dell'Agnello, non abbiamo ancora avuto il miglior Biancolino: a livello di organico offensivo, siamo stati anche sfortunati».
Il calciomercato di gennaio è all'orizzonte, e il dg biancorosso assicura innesti e "blinda" le porte a eventuali cessioni di pezzi pregiati:«Credo che il mercato ad oggi sia chiuso: la premessa doverosa è che il Barletta ha bisogno di rinforzare la squadra. Arriverà una punta importante, questo è certo: anche due se si concretizzerà l'occasione. La volontà c'è, la necessità ancor di più ed è innegabile che dobbiamo ricorrere al mercato. I rumors su Liverani, De Rose e Floriano? Non so su cosa siano basati. A me queste trattative non risultano, così come Branzani al Taranto. Il Barletta si deve salvare, perché la squadra in Lega Pro è un bene troppo importante per questa città: tutte le scelte saranno improntate solo a questo risultato». Domenica biancorossi fischiati a fine gara: «Per quanto riguarda fischi e contestazioni, farei delle distinzioni-spiega Cascella-I nostri tifosi domenica ci hanno fischiato, ma per amore, perché non hanno visto un bello spettacolo: ci sono stati sempre vicini, e ogni volta che hanno manifestato disappunto, lo hanno fatto nella giusta maniera. Punti di penalizzazione? Qualcuno ha messo in giro ad arte queste voci, non so per quali motivi: bisognerebbe chiederlo a chi mette in giro queste voci gratuite. L'ambiente è coeso e concentrato per cercare la salvezza in un clima assolutamente sano». Spazio anche per il capitolo-stadio: «Il Puttilli ha bisogno di un restyling, questo è evidente: parliamo con l'amministrazione e siamo convinti che anche loro sanno che il Barletta merita una casa più accogliente».
Tante ipotesi ha suscitato nelle scorse settimane la presenza di un imprenditore turco al "Puttilli":«Con Ceyhan è solo un gemellaggio-chiarisce Cascella-è una persona legata a Barletta per motivi commerciali, è presidente di una squadra turca con i nostri colori sociali e abbiamo colto l'occasione per invitarlo allo stadio e omaggiarlo di alcuni prodotti dei nostri sponsor. Poi è venuto in tribuna a vedere la partita con noi. Al momento non c'è null'altro, è stata una visita di mera cortesia». L'ambiente è compatto con mister Sesia, ribadisce Cascella: «Lo spogliatoio è assolutamente unito, è un gruppo fantastico: si parla, si discute anche ma per migliorare e trovare soluzioni. Indipendentemente dalla prova di domenica, non è ipotizzabile pensare di giocare tutte le partite allo stesso livello».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Barletta che ha una classifica con i piani societari, ha spiegato Cascella: «Nessuno di noi quando costruisce una squadra pensa e crede di farsi del male. Sicuramente le scelte fatte sono state fatte per il bene del Barletta. Se il campionato finisse oggi, il Barletta sarebbe salvo senza i playout. Noi conosciamo le difficoltà di questa Lega Pro, quindi abbiamo lavorato per questo. Né il sottoscritto né il presidente Perpignano hanno dato obiettivi diversi dalla salvezza: nonostante le occasioni perse, io credo che la classifica di oggi sia in linea con le aspettative della società e con quelle che dovrebbero essere le aspettative della piazza di Barletta. E' chiaro che abbiamo delle carenze, ma non dimentichiamo che non abbiamo Dell'Agnello, non abbiamo ancora avuto il miglior Biancolino: a livello di organico offensivo, siamo stati anche sfortunati».
Il calciomercato di gennaio è all'orizzonte, e il dg biancorosso assicura innesti e "blinda" le porte a eventuali cessioni di pezzi pregiati:«Credo che il mercato ad oggi sia chiuso: la premessa doverosa è che il Barletta ha bisogno di rinforzare la squadra. Arriverà una punta importante, questo è certo: anche due se si concretizzerà l'occasione. La volontà c'è, la necessità ancor di più ed è innegabile che dobbiamo ricorrere al mercato. I rumors su Liverani, De Rose e Floriano? Non so su cosa siano basati. A me queste trattative non risultano, così come Branzani al Taranto. Il Barletta si deve salvare, perché la squadra in Lega Pro è un bene troppo importante per questa città: tutte le scelte saranno improntate solo a questo risultato». Domenica biancorossi fischiati a fine gara: «Per quanto riguarda fischi e contestazioni, farei delle distinzioni-spiega Cascella-I nostri tifosi domenica ci hanno fischiato, ma per amore, perché non hanno visto un bello spettacolo: ci sono stati sempre vicini, e ogni volta che hanno manifestato disappunto, lo hanno fatto nella giusta maniera. Punti di penalizzazione? Qualcuno ha messo in giro ad arte queste voci, non so per quali motivi: bisognerebbe chiederlo a chi mette in giro queste voci gratuite. L'ambiente è coeso e concentrato per cercare la salvezza in un clima assolutamente sano». Spazio anche per il capitolo-stadio: «Il Puttilli ha bisogno di un restyling, questo è evidente: parliamo con l'amministrazione e siamo convinti che anche loro sanno che il Barletta merita una casa più accogliente».
Tante ipotesi ha suscitato nelle scorse settimane la presenza di un imprenditore turco al "Puttilli":«Con Ceyhan è solo un gemellaggio-chiarisce Cascella-è una persona legata a Barletta per motivi commerciali, è presidente di una squadra turca con i nostri colori sociali e abbiamo colto l'occasione per invitarlo allo stadio e omaggiarlo di alcuni prodotti dei nostri sponsor. Poi è venuto in tribuna a vedere la partita con noi. Al momento non c'è null'altro, è stata una visita di mera cortesia». L'ambiente è compatto con mister Sesia, ribadisce Cascella: «Lo spogliatoio è assolutamente unito, è un gruppo fantastico: si parla, si discute anche ma per migliorare e trovare soluzioni. Indipendentemente dalla prova di domenica, non è ipotizzabile pensare di giocare tutte le partite allo stesso livello».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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