Calcio
Barletta Rewind 2014: gennaio-marzo, poche gioie e quel fondo sfiorato
Dalla rimonta sul Frosinone all'umiliante 1-6 con il Benevento
Barletta - lunedì 29 dicembre 2014
Il 2014 volerà via tra meno di 72 ore, ma i ricordi dell'anno solare appena trascorso resteranno comunque vada vivi nelle menti dei tifosi del Barletta Calcio. La redazione sportiva di BarlettaViva ripercorrerà in quattro puntate i 365 giorni vissuti dalla rosa biancorossa, tra le delusioni della seconda parte della scorsa stagione fino al cambio di proprietà e alla vittoria nel derby di Foggia, tra gioie e dolori. Lo speciale documentario, intitolato "Barletta rewind 2014", sarà diviso in quattro parti, una per trimestre, e risalirà le principali tappe affrontate dal Barletta nello scorso anno. Con l'augurio di trascorrere un 2015 luminoso…
Avviamo la nostra avventura con il trimestre gennaio-marzo:
Gennaio: Guglielmi e La Mantia, facce da copertina
Si riparte laddove si era concluso il 2013, in Toscana: il "via" al girone di ritorno è datato 5 gennaio, con lo 0-2 di Pisa, targato Goldaniga e ?. Il solito Barletta giochicchia per un tempo, crea occasioni, salvo squagliarsi al primo centro avversario. Il 2014 biancorosso al "Puttilli" prende il via con una domenica raramente conosciuta nella seconda parte dell'anno precedente, caratterizzata da una vittoria: il 12 gennaio arriva un 1-0 a un Ascoli indebitato e depauperato dal punto di vista tecnico, grazie al penalty messo a segno da Andrea D'Errico. E' la domenica dell'esordio dal 1' di Daniele Guglielmi, baby-difensore classe 1998 già lanciato nella mischia un mese prima a Catanzaro e consacrato agli onori delle cronache nazionali dopo la sfida ai piceni. Una settimana dopo è 0-0 a Prato, contro i lanieri di casa imbrigliati dalla linea difensiva biancorossa. Gennaio termina con il ritorno di Andrea La Mantia quattro mesi dopo il "crack" al ginocchio, e che ritorno: ingresso in campo e gol della vittoria al "Puttilli" contro il Frosinone, in un 2-1 caratterizzato dal vantaggio ciociaro con Blanchard, una serie di occasioni fallite dai ragazzi di Stellone, poi rimasti in 10 uomini e agganciati da Ilari, prima dell'esplosione del "Lama", ex di turno. Sul campo, intanto, si conclude la psico-novela Allegretti: il capitano lascia e passa al Monza, dopo che il duo Orlandi-Martino per 45 giorni l'aveva trattato da separato in casa, mentre arriva un nugolio di giovani promesse, da Ganz a Innocenti, passando per Bijimine e Campagna. Non lasceranno il segno.
Febbraio: punti, questi sconosciuti
Febbraio è il mese del gelo, sulle colonnine di mercurio e sul campo. Il Barletta lo inaugura a Salerno, cedendo seccamente sotto i colpi di Gustavo Vagenin, Mancini e Mendicino, e vedendo la coda della classifica sempre più vicina. L'occasione per dare un senso alla stagione arriva una settimana dopo, nel derby del "Puttilli" contro il Lecce: primo tempo gagliardo con vantaggio di Mantovani, poi il "rosso" a Ferreira complica i piani e i salentini confezionano il sorpasso con la premiata ditta Miccoli-Amodio. Smaltita la settimana di riposo di un torneo "monco" di una squadra, si torna in campo il 23 febbraio a L'Aquila, contro la rivelazione del torneo: tanta paura per un colpo subito da Liverani e i centri incassati da De Sousa e Maltese archiviano la pratica in favore degli abruzzesi già nel primo tempo, e per il Barletta il mese si chiude senza punti all'attivo e con la sconfitta numero 11 nel torneo.
Marzo: l'inizio della fine
A riportare i tre punti in via Vittorio Veneto arriva uno scontro diretto per evitare il "cucchiaio di legno" del girone, quell'ultimo posto che non vale la retrocessione ma di certo decreta il fallimento di una stagione. Al "Puttilli" arriva la Paganese, superata per 3-2 grazie all'acuto finale di La Mantia, dopo il doppio vantaggio firmato Mantovani-Innocenti e il pari campano ottenuto grazie alla doppietta di William Barbosa. Sarà l'ultimo sorriso stagionale: una settimana dopo al "Curi" di Perugia torna il Barletta formato-trasferta: nobile degli intenti, disarmato davanti agli attacchi avversari. Un'autorete di Camilleri apre le porte al 3-0 umbro, condito dalla doppietta di Eusepi. Dall'Umbria…all'Umbria: il Gubbio passeggia al "Puttilli" il 16 marzo, trovando i centri di Falzerano e Addae nel primo tempo e producendo un'aspra contestazione a carico di società, dg Martino e mister Orlandi al fischio finale. Gli stessi attori cadono sette giorni dopo a Viareggio: inutile il vantaggio di La Mantia, ribaltato sul campo da Rosafio e un'autorete di Liverani. Il capitolo finale del mese di marzo è scritto il 30 marzo: al "Puttilli" il Benevento cammina sui resti del Barletta, con doppietta di Mancosu ed Evacuo (2), Negro e Di Deo e l'inutile centro di Ilari. Un 1-6 che non ammette repliche, commentato da mister Orlandi con l'ennesimo "siamo stati condannati dagli episodi". Sarà l'ultima conferenza da allenatore biancorosso.
To be continued....
(Twitter: @GuerraLuca88)
Avviamo la nostra avventura con il trimestre gennaio-marzo:
Gennaio: Guglielmi e La Mantia, facce da copertina
Si riparte laddove si era concluso il 2013, in Toscana: il "via" al girone di ritorno è datato 5 gennaio, con lo 0-2 di Pisa, targato Goldaniga e ?. Il solito Barletta giochicchia per un tempo, crea occasioni, salvo squagliarsi al primo centro avversario. Il 2014 biancorosso al "Puttilli" prende il via con una domenica raramente conosciuta nella seconda parte dell'anno precedente, caratterizzata da una vittoria: il 12 gennaio arriva un 1-0 a un Ascoli indebitato e depauperato dal punto di vista tecnico, grazie al penalty messo a segno da Andrea D'Errico. E' la domenica dell'esordio dal 1' di Daniele Guglielmi, baby-difensore classe 1998 già lanciato nella mischia un mese prima a Catanzaro e consacrato agli onori delle cronache nazionali dopo la sfida ai piceni. Una settimana dopo è 0-0 a Prato, contro i lanieri di casa imbrigliati dalla linea difensiva biancorossa. Gennaio termina con il ritorno di Andrea La Mantia quattro mesi dopo il "crack" al ginocchio, e che ritorno: ingresso in campo e gol della vittoria al "Puttilli" contro il Frosinone, in un 2-1 caratterizzato dal vantaggio ciociaro con Blanchard, una serie di occasioni fallite dai ragazzi di Stellone, poi rimasti in 10 uomini e agganciati da Ilari, prima dell'esplosione del "Lama", ex di turno. Sul campo, intanto, si conclude la psico-novela Allegretti: il capitano lascia e passa al Monza, dopo che il duo Orlandi-Martino per 45 giorni l'aveva trattato da separato in casa, mentre arriva un nugolio di giovani promesse, da Ganz a Innocenti, passando per Bijimine e Campagna. Non lasceranno il segno.
Febbraio: punti, questi sconosciuti
Febbraio è il mese del gelo, sulle colonnine di mercurio e sul campo. Il Barletta lo inaugura a Salerno, cedendo seccamente sotto i colpi di Gustavo Vagenin, Mancini e Mendicino, e vedendo la coda della classifica sempre più vicina. L'occasione per dare un senso alla stagione arriva una settimana dopo, nel derby del "Puttilli" contro il Lecce: primo tempo gagliardo con vantaggio di Mantovani, poi il "rosso" a Ferreira complica i piani e i salentini confezionano il sorpasso con la premiata ditta Miccoli-Amodio. Smaltita la settimana di riposo di un torneo "monco" di una squadra, si torna in campo il 23 febbraio a L'Aquila, contro la rivelazione del torneo: tanta paura per un colpo subito da Liverani e i centri incassati da De Sousa e Maltese archiviano la pratica in favore degli abruzzesi già nel primo tempo, e per il Barletta il mese si chiude senza punti all'attivo e con la sconfitta numero 11 nel torneo.
Marzo: l'inizio della fine
A riportare i tre punti in via Vittorio Veneto arriva uno scontro diretto per evitare il "cucchiaio di legno" del girone, quell'ultimo posto che non vale la retrocessione ma di certo decreta il fallimento di una stagione. Al "Puttilli" arriva la Paganese, superata per 3-2 grazie all'acuto finale di La Mantia, dopo il doppio vantaggio firmato Mantovani-Innocenti e il pari campano ottenuto grazie alla doppietta di William Barbosa. Sarà l'ultimo sorriso stagionale: una settimana dopo al "Curi" di Perugia torna il Barletta formato-trasferta: nobile degli intenti, disarmato davanti agli attacchi avversari. Un'autorete di Camilleri apre le porte al 3-0 umbro, condito dalla doppietta di Eusepi. Dall'Umbria…all'Umbria: il Gubbio passeggia al "Puttilli" il 16 marzo, trovando i centri di Falzerano e Addae nel primo tempo e producendo un'aspra contestazione a carico di società, dg Martino e mister Orlandi al fischio finale. Gli stessi attori cadono sette giorni dopo a Viareggio: inutile il vantaggio di La Mantia, ribaltato sul campo da Rosafio e un'autorete di Liverani. Il capitolo finale del mese di marzo è scritto il 30 marzo: al "Puttilli" il Benevento cammina sui resti del Barletta, con doppietta di Mancosu ed Evacuo (2), Negro e Di Deo e l'inutile centro di Ilari. Un 1-6 che non ammette repliche, commentato da mister Orlandi con l'ennesimo "siamo stati condannati dagli episodi". Sarà l'ultima conferenza da allenatore biancorosso.
To be continued....
(Twitter: @GuerraLuca88)