Calcio
Barletta, la vittoria del gruppo
Il successo nel derby manda nella storia Floriano e compagni. Ora, non si spezzi l'idillio
Barletta - lunedì 22 dicembre 2014
Una vittoria di gruppo, una vittoria da uomini veri, citando la frase di capitan Radi nell'immediato post partita. Foggia-Barletta 0-1 del 20 dicembre 2014 è una di quelle gare che entrano di diritto nella storia del calcio barlettano e di conseguenza, di diritto entrano nella storia anche Floriano e compagni, autori e protagonisti di questa bellissima pagina.
Difesa invalicabile e cinismo: la partita perfetta
«È andata come volevamo, abbiamo chiuso alla grande le linee di passaggio e siamo stati bravi a ripartire e cogliere al volo l'occasione avuta. Abbiamo giocato anche con il 7-2 e non me ne vergogno». In queste parole, pronunciate da mister Sesia nell'immediato post partita è racchiuso quanto si è visto in 90' nei quali il Barletta è stato semplicemente perfetto nell'interpretare la partita al cospetto di una squadra abile nella gestione di palla ma meno abile nell'affondare il colpo. I biancorossi, che con questa ennesima performance difensiva di alto livello chiudono l'anno solare con il titolo di miglior difesa del girone (al pari proprio del Foggia) sono stati in grado di chiudere gli spazi a tutte le fonti di gioco rossonere e sono stati spietati nel colpire in ripartenza in una delle poche occasioni concesse dalla squadra di casa. Il tutto è impreziosito dalla bellezza del gol di Roberto Floriano, una vera gemma.
Floriano, solo gol d'autore
Una gemma incastonata nel libro della partita perfetta. Questo è il gol partita di Roberto Floriano, una traiettoria disegnata quasi fosse una stella cometa (per restare in tema natalizio) mandata ad indicare la via del successo e della gioia per i tifosi biancorossi. Ma si sa, a Floriano, per sua stessa ammissione, i gol facili non piacciono e in questi mesi, nei quali il numero 7 è stato l'autentico trascinatore della squadra l'abbiamo potuto ammirare e scoprire bene. La speranza è quella di poter continuare a godere delle sue magie anche nei prossimi mesi, perchè gennaio è vicino ed un giocatore così non passa inosservato.
Un gruppo di uomini veri
Un gruppo coeso, un gruppo di uomini prima che di calciatori. Solo con la coesione si poteva superare il momento difficile ed affrontare, vincendole, tre sfide sulla carta proibitive come quelle contro Vigor Lamezia, Salernitana e Foggia. Dopo tante critiche, è arrivato il momento di rendere merito a mister Sesia, uno dei primi artefici di questa rinascita. L'allenatore piemontese ha sempre creduto nelle qualità dei suoi ragazzi e con caparbietà è riuscito a compattarli ed a trarre il massimo con tanto di ciliegina sulla torta finale con la storica vittoria dello "Zaccheria". Merito va dato anche al responsabile dell'area tecnica Gennaro Delvecchio, che ha portato esperienza, cuore e grinta, componenti fondamentali per cementificare il gruppo e trarne il meglio.
Un tifo encomiabile
Una menzione particolare nel quadro post Foggia non può che andare ai circa 500 barlettani presenti allo "Zaccheria". Il loro sostegno incessante, in un clima decisamente avverso è stato una spinta fondamentale per gli undici biancorossi in campo e, alla gioia per la vittoria sul rettangolo di gioco si può certamente affiancare anche quella per una vittoria sugli spalti che appare chiara almeno quanto quella sul campo.
Il 2014 si chiude con il botto, ma cosa porterà il 2015?
Per l'ambiente biancorosso il 2014 non poteva chiudersi in maniera migliore. La vittoria nel derby è il regalo migliore per tutti gli amanti del Barletta e non è azzardato dire che nessuno oserebbe chiedere di più. Questa vittoria, la terza consecutiva, chiude nel migliore dei modi il già ultra citato ciclo difficile e pone i biancorossi in una posizione di classifica ottima per poter puntare alla salvezza. Tutto, dunque sembra procedere per il meglio, e ci si immagina che nel nuovo anno la situazione non possa migliorare, ma invece, purtroppo c'è una nube pronta a rompere l'idillio. Questa nube è rappresentata dalle insistenti voci di un mancato pagamento degli stipendi di ottobre e novembre (scadenza per il saldo fissata al 16 dicembre) da parte del presidente Perpignano che oltre a comportare una certa penalizzazione in classifica potrebbe anche mettere a repentaglio la permanenza nella città della Disfida di alcuni uomini-chiave della squadra. Uno scenario inquietante, che diviene ancor più cupo se si pensa a quanto di bello stiamo vedendo in queste ultime domeniche e alla sicurezza ostentate nelle passate settimana dalla società. Ed allora, che si faccia chiarezza, e soprattutto che non si rompa il giocattolo sul più bello.
Difesa invalicabile e cinismo: la partita perfetta
«È andata come volevamo, abbiamo chiuso alla grande le linee di passaggio e siamo stati bravi a ripartire e cogliere al volo l'occasione avuta. Abbiamo giocato anche con il 7-2 e non me ne vergogno». In queste parole, pronunciate da mister Sesia nell'immediato post partita è racchiuso quanto si è visto in 90' nei quali il Barletta è stato semplicemente perfetto nell'interpretare la partita al cospetto di una squadra abile nella gestione di palla ma meno abile nell'affondare il colpo. I biancorossi, che con questa ennesima performance difensiva di alto livello chiudono l'anno solare con il titolo di miglior difesa del girone (al pari proprio del Foggia) sono stati in grado di chiudere gli spazi a tutte le fonti di gioco rossonere e sono stati spietati nel colpire in ripartenza in una delle poche occasioni concesse dalla squadra di casa. Il tutto è impreziosito dalla bellezza del gol di Roberto Floriano, una vera gemma.
Floriano, solo gol d'autore
Una gemma incastonata nel libro della partita perfetta. Questo è il gol partita di Roberto Floriano, una traiettoria disegnata quasi fosse una stella cometa (per restare in tema natalizio) mandata ad indicare la via del successo e della gioia per i tifosi biancorossi. Ma si sa, a Floriano, per sua stessa ammissione, i gol facili non piacciono e in questi mesi, nei quali il numero 7 è stato l'autentico trascinatore della squadra l'abbiamo potuto ammirare e scoprire bene. La speranza è quella di poter continuare a godere delle sue magie anche nei prossimi mesi, perchè gennaio è vicino ed un giocatore così non passa inosservato.
Un gruppo di uomini veri
Un gruppo coeso, un gruppo di uomini prima che di calciatori. Solo con la coesione si poteva superare il momento difficile ed affrontare, vincendole, tre sfide sulla carta proibitive come quelle contro Vigor Lamezia, Salernitana e Foggia. Dopo tante critiche, è arrivato il momento di rendere merito a mister Sesia, uno dei primi artefici di questa rinascita. L'allenatore piemontese ha sempre creduto nelle qualità dei suoi ragazzi e con caparbietà è riuscito a compattarli ed a trarre il massimo con tanto di ciliegina sulla torta finale con la storica vittoria dello "Zaccheria". Merito va dato anche al responsabile dell'area tecnica Gennaro Delvecchio, che ha portato esperienza, cuore e grinta, componenti fondamentali per cementificare il gruppo e trarne il meglio.
Un tifo encomiabile
Una menzione particolare nel quadro post Foggia non può che andare ai circa 500 barlettani presenti allo "Zaccheria". Il loro sostegno incessante, in un clima decisamente avverso è stato una spinta fondamentale per gli undici biancorossi in campo e, alla gioia per la vittoria sul rettangolo di gioco si può certamente affiancare anche quella per una vittoria sugli spalti che appare chiara almeno quanto quella sul campo.
Il 2014 si chiude con il botto, ma cosa porterà il 2015?
Per l'ambiente biancorosso il 2014 non poteva chiudersi in maniera migliore. La vittoria nel derby è il regalo migliore per tutti gli amanti del Barletta e non è azzardato dire che nessuno oserebbe chiedere di più. Questa vittoria, la terza consecutiva, chiude nel migliore dei modi il già ultra citato ciclo difficile e pone i biancorossi in una posizione di classifica ottima per poter puntare alla salvezza. Tutto, dunque sembra procedere per il meglio, e ci si immagina che nel nuovo anno la situazione non possa migliorare, ma invece, purtroppo c'è una nube pronta a rompere l'idillio. Questa nube è rappresentata dalle insistenti voci di un mancato pagamento degli stipendi di ottobre e novembre (scadenza per il saldo fissata al 16 dicembre) da parte del presidente Perpignano che oltre a comportare una certa penalizzazione in classifica potrebbe anche mettere a repentaglio la permanenza nella città della Disfida di alcuni uomini-chiave della squadra. Uno scenario inquietante, che diviene ancor più cupo se si pensa a quanto di bello stiamo vedendo in queste ultime domeniche e alla sicurezza ostentate nelle passate settimana dalla società. Ed allora, che si faccia chiarezza, e soprattutto che non si rompa il giocattolo sul più bello.