Calcio, Salernitana-Barletta 3-1
Calcio, Salernitana-Barletta 3-1
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Barletta, dall'"Arechi" zero punti e tanti interrogativi fuori dal campo

Giorni caldi per il futuro, domenica al "Puttilli" arriva il Foggia

Sarebbe stato complicato prevedere un risultato differente, per motivazioni espresse sul rettangolo verde, organici e assenze. Sabato pomeriggio un Barletta coriaceo per un tempo ha ceduto le armi sul prato dell'"Arechi", al cospetto di una Salernitana chiamata a non fallire l'appuntamento con la B: il 3-1 finale ha rispettato i pronostici della vigilia, con i granata promossi in cadetteria e il Barletta sparring-partner concreto in un pomeriggio di festa per gli oltre 20mila tifosi accorsi nell'impianto sportivo campano. Gli uomini di Menichini sono stati promossi in virtù del pareggio contemporaneo del Benevento contro il Messina, con due giornate ancora da disputare: di Negro, Calil (rigore) e Mendicino le firme sulla vittoria dei padroni di casa, con il gol messo a segno al 12' da Turchetta che aveva fatto spaventare Lanzaro e compagni. Alla fine, festa anche per i tifosi presenti da Barletta, al fianco dei biancorossi pur in una giornata festiva sul calendario.

Tante seconde linee, Barletta ok a metà
All'"Arechi" mister Corda ha proposto un Barletta in edizione ridotta: chiaro il duplice intento di testare la bontà delle cosiddette seconde linee, sin qui raramente chiamate in causa in un'annata che ha fatto del gruppo la forza biancorossa, e di dosare le forze in vista dell'impegno che restituisce un senso a questo finale di stagione, con la pratica-salvezza archiviata con un mese di anticipo, ossia il derby interno contro il Foggia. Ne è venuto fuori un Barletta volenteroso, abile a colpire di rapina con Turchetta, ma che ha successivamente pagato lo scarso amalgama e le minori motivazioni al cospetto di una Salernitana più forte e vogliosa di agganciare i tre punti, che sono risultati fondamentali per festeggiare con 180' di anticipo il salto in cadetteria. Di positivo in terra campana ci sono stati la grinta di De Rose e la verve di Turchetta e Stendardo, mentre restano da rivedere Sokoli, Kiakis, Giannarelli e Palazzolo, apparsi ancora acerbi per la categoria. A sollevare il malumore dei tifosi presenti e dei cuori biancorossi sui social network l'ingresso in campo a gara in corso del giovanissimo (classe 1998) Tommaso Perpignano, figlio del presidente biancorosso, ruolo terzino, all'esordio tra i professionisti: un altro tassello della frattura ormai consumata tra la piazza e l'immobiliarista ligure.

Verso il Foggia: settimana intensa
In un finale di stagione animato da sfide indolore per la classifica, complice l'entusiasmante annata di un gruppo che ha conquistato la permanenza sul campo a quattro turni dal termine, una tappa fondamentale per storia e blasone resta la sfida interna contro il Foggia, derby sentitissimo da entrambe le parti. Le squadre si affronteranno domenica alle 15 sul terreno del "Cosimo Puttilli", senza obiettivi di graduatoria ma con una tradizione da difendere. Gli allenamenti riprenderanno nel pomeriggio di mercoledì, ed è probabile che Corda limiti al minimo gli esperimenti, avvicinandosi all'undici-tipo con i rientri di Meola, Radi e Venitucci, oltre alla riproposizione di Quadri, tenuto in panchina a Salerno: tre punti contro i Satanelli, oltre a consegnare una gioia supplettiva alla tifoseria, permetterebbero infatti di toccare quota 50 punti "sul campo", dato che supererebbe il record stabilito nella Lega Pro post-riforme dal Barletta, che nell'annata 2011-2012 (quella dei playoff mancati per il tristemente famoso punto di penalità) conseguì 49 punti. In città ci si prepara per vivere una settimana intensa, dentro e fuori il rettangolo verde.

Tra marcia biancorossa e segnali all'imprenditoria
Giovedì 30 aprile, con raduno previsto alle 18, è infatti in calendario la marcia del popolo biancorosso, promossa dai gruppi organizzati del G.E. 1987 e del Cucs e dal Barletta Club "I Biancorossi": attestata una massa debitoria prospettica pari a circa un milione di euro (a cui sottrarre 200mila euro circa ancora presenti nella fideiussione versata a inizio stagione), occorre accelerare per trovare nuova liquidità e nuovi volti a capo del sodalizio di via Vittorio Veneto. Chiaro l'intento della piazza: sensibilizzare imprenditoria locale e amministrazione comunale per evitare di vivere una situazione già provata sulla propria pelle 20 anni fa come la mancata iscrizione al prossimo campionato. Sic stantibus rebus, congelata la pista-Berardo si assiste a un tourbillon di voci e accostamenti da parte di imprenditori locali o regionali, ad oggi mai confermati appieno dai diretti interessati. I mesi a disposizione per avvicinare nuove forze a via Vittorio Veneto sono due, ma serve chiarezza e tempismo: ciò che la città si appresta a chiedere con questo simbolico raduno, che si snoderà lungo le vie del centro e terminerà ai piedi di Palazzo di Città. Il presidente Perpignano ha già aperto in passato a una cessione gratuita, ora tocca anche a Barletta rispondere. Per evitare che, come recita un celebre detto cittadino, la cera si consumi e la processione non cammini.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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