Calcio
Barletta-Casertana story: 1987, una promozione per due
28 anni fa la volata con il Catanzaro, in B salirono biancorossi e calabresi
Barletta - giovedì 5 marzo 2015
15.05
Torna al "Cosimo Puttilli", a 22 anni di distanza dall'ultimo incrocio, risalente al 28 marzo 1993 con vittoria biancorossa per due reti a zero, Barletta-Casertana. Una sfida che ha caratterizzato tante stagioni di serie C1 (quando ancora non esisteva la Lega Pro), categoria per la quale rientra nel novero delle "classiche": l'ultima volta che le due formazioni si erano incrociate, entrambe stavano vivendo gli ultimi anni di professionismo, prima che sulle loro sorti si abbattesse la scure del fallimento, maturato nel 1995 per il club di via Vittorio Veneto e nel 1993 per la società campana.
Nella storia dei duelli tra biancorossi e rossoblù, resta però l'annata 1986/1987: le due formazioni, unitamente al Catanzaro, diedero vita a un'appassionante corsa alla cadetteria. Era il Barletta di Renzi, Incarbona, Castagnini, Scarnecchia, Pesce e D'Ottavio, tanto per citarne alcuni. In terra di Eraclio terminò 1-1 (a segno Pesce e Lorieri), mentre nella gara di ritorno prevalse la Casertana per 2-0. A fine stagione furono però Barletta e Catanzaro a festeggiare la promozione in B: per il gruppo allenato da Pippo Marchioro maturò un campionato concluso con 44 punti, frutto di 15 vittorie, 14 pareggi e 5 sconfitte, chiuso con la gioia più grande sulla costiera amalfitana, a Sorrento.
Tanta acqua è passata sotto i ponti a Barletta da quel lontano 1987, da quel calcio privo di divismo e ricco di cuore: i quattro anni in B, i problemi economici culminati sotto la gestione del presidente Onofrio Perina che nell'estate del 1995 portano al fallimento della Società, la ripartenza dall'Eccellenza, il passaggio di denominazione in A.S.D. Barletta, il doppio salto in Eccellenza e Campionato Dilettanti, i playoff persi nel 2007, il ripescaggio in Seconda Divisione Lega Pro nel 2008, fino alla sofferta salvezza del 2013 e all'anonimato della passata stagione. Sabato pomeriggio si torna in campo, con un volto in comune rispetto all'ultimo incrocio (Campilongo, allora in campo, oggi allenatore rossoblù) e dinamiche cambiate: la Casertana occupa la quarta posizione con 48 punti, il Barletta mira alla salvezza sul campo e fuori con 36 lunghezze. Risposta al campo sabato pomeriggio alle 19.30.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nella storia dei duelli tra biancorossi e rossoblù, resta però l'annata 1986/1987: le due formazioni, unitamente al Catanzaro, diedero vita a un'appassionante corsa alla cadetteria. Era il Barletta di Renzi, Incarbona, Castagnini, Scarnecchia, Pesce e D'Ottavio, tanto per citarne alcuni. In terra di Eraclio terminò 1-1 (a segno Pesce e Lorieri), mentre nella gara di ritorno prevalse la Casertana per 2-0. A fine stagione furono però Barletta e Catanzaro a festeggiare la promozione in B: per il gruppo allenato da Pippo Marchioro maturò un campionato concluso con 44 punti, frutto di 15 vittorie, 14 pareggi e 5 sconfitte, chiuso con la gioia più grande sulla costiera amalfitana, a Sorrento.
Tanta acqua è passata sotto i ponti a Barletta da quel lontano 1987, da quel calcio privo di divismo e ricco di cuore: i quattro anni in B, i problemi economici culminati sotto la gestione del presidente Onofrio Perina che nell'estate del 1995 portano al fallimento della Società, la ripartenza dall'Eccellenza, il passaggio di denominazione in A.S.D. Barletta, il doppio salto in Eccellenza e Campionato Dilettanti, i playoff persi nel 2007, il ripescaggio in Seconda Divisione Lega Pro nel 2008, fino alla sofferta salvezza del 2013 e all'anonimato della passata stagione. Sabato pomeriggio si torna in campo, con un volto in comune rispetto all'ultimo incrocio (Campilongo, allora in campo, oggi allenatore rossoblù) e dinamiche cambiate: la Casertana occupa la quarta posizione con 48 punti, il Barletta mira alla salvezza sul campo e fuori con 36 lunghezze. Risposta al campo sabato pomeriggio alle 19.30.
(Twitter: @GuerraLuca88)