Franco Ferrara
Franco Ferrara
Politica

"Valorizzare gli immobili comunali per detassare e rilanciare il lavoro a Barletta"

Il PD discute su prossimo Regolamento su beni comunali

Lunedi' 4 maggio u.s. il Segretario del Partito Democratico Franco Ferrara ha riunito la Commissione "Affari Generali ed Istituzionali, Annona, Sicurezza e Legalità", del Partito Democratico di Barletta, presieduta dal Consigliere comunale Cosimo Bruno. Oggetto della discussione l'approvazione del "Regolamento del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari" di cui il Comune di Barletta ad oggi non è dotato, e che sarà portato all'esame del prossimo Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva. Questo Piano e relativo Regolamento devono essere redatti in applicazione dell'art 58 della Legge 133/2008 di conversione del D.L. n. 112/2008 che impone a regioni, province, comuni e altri enti locali di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare con la redazione di un apposito elenco e successivo piano, dei beni immobili ricadenti nel territorio di competenza e suscettibili di valorizzazione o alienazione.,Sia il Piano che il Regolamento vanno allegati al Bilancio di previsione.

A questa riunione, a cui seguirà un incontro pubblico mercoledì 6 maggio (oggi) nella sala conferenze del Palazzo San Domenico, hanno partecipato tra gli altri : il vicesindaco Annetta Francabandiera, il Presidente del Consiglio Carmela Peschechera, il Consigliere Pierpaolo Grimaldi di Scelta Civica, il presidente della Confindustria BAT Cosimo Santoro, il geom. Franco Dicorato, il dott. Michelangelo Lattanzio, l'avv. Giuseppe Bufo, il dott. Pino Paolillo, la dott.sa Raffaella Porreca, componenti della Segreteria e Direttivo Provinciale e Cittadino del PD.

Nell'introduzione Franco Ferrara ha evidenziato che il Partito Democratico molto attento all'argomento mira a non lasciare questi beni all'azione corrosiva e demolitrice del tempo e dell'incuria e da tempo ormai collabora con l'Amministrazione per trovare nei capitoli del Bilancio le somme necessarie per la valorizzazione degli immobili per permettere la trasformazione degli stessi da costo in beneficio per la comunità. Fa riferimento a immobili che potrebbero occupare uffici comunali o organizzazioni no profit che oggi pagano locazione, ma fa anche riferimento a centinaia di ettari di terreno agricolo abbandonati o occupati fraudolentemente che attenzionati da un occhio vigile e tecnico, potrebbero essere utilizzati da cooperative di lavoro agricolo giovanile anche sperimentale o zootecnico, finanziabili con fondi sia regionali che europei e che potrebbero rappresentare sia un volano per il rilancio delle attività vocative indigene dell'agro barlettano e sia una ritrovata nuova forma di entrate nel Bilancio comunale con canoni di fitto concordati. Nuove risorse nelle Entrate del Bilancio, che non essendo costituite solo dal prelievo fiscale , permetterebbero ai cittadini una progressiva detassazione (TASI). Quindi nelle intenzioni di Ferrara investire per valorizzare, sfruttare positivamente il bene per arrivare a detassare il cittadino e rilanciare l'attività produttiva locale.

Cosimo Bruno nella sua qualità di Presidente, informa i presenti, che la Commissione Consiliare, con la redazione di questo Regolamento, che rappresenta l'atteggiamento del "buon padre di famiglia" nella gestione patrimoniale, si è mossa nel rispetto delle linee di mandato dell'Amministrazione Cascella, tenendo nel dovuto conto le opinioni di tutti gli attori sociali (associazioni e gruppi) che da attenti osservatori, hanno assunto posizioni nette nei confronti di questo argomento, manifestando il proprio interesse sul destino di questi immobili. Ricorda che l'attività di riordino di questo settore è storicamente vecchia di 30 anni circa. La redazione di un primo elenco del patrimonio comunale risale al 1990 e mai portato a termine. Oggi con questa Amministrazione finalmente si arriva a un Regolamento ma con un Piano che rimane parziale, in quanto la catalogazione dei manufatti non è completo a causa di beni non censiti e non inseriti dall'Ufficio solo ed esclusivamente perché non è stata completata la parte burocratica. La Commissione ha voluto un censimento digitalizzato per rendere più chiara e precisa la montagna dei dati rivenienti dalle caratteristiche della varietà dei beni. E' necessario fare una precisa ricognizione del patrimonio e non avere fretta di deciderne la destinazione perchè tutti gli attori sociali del territorio potrebbero usufruirne. Pertanto l'alienazione deve essere considerata in estrema ratio perché non deve passare il messaggio che siccome in questo momento le casse del Comune sono vuote c'è bisogno di fare cassa alienando beni della comunità. Il messaggio alla città è quello che ora si approva il Regolamento per tenere sotto controllo il Piano ancora da aggiornare e riuscire nel breve e in prospettiva futura, compatibilmente con i restauri e le valorizzazioni nel tempo dovuto, data la mole notevole di patrimonio, per trasformare le manutenzioni necessarie da costi in benefici come già espresso dalla volontà del PD, soprattutto per rilanciare iniziative imprenditoriali.

Il geom. Franco Dicorato e l'architetto Santoro si soffermano sui terreni di proprietà comunale rivenienti storicamente da lasciti di Federico II° per "usi civici" e che ammonterebbero a circa due milioni di mq che ad oggi non si riesce a identificare negli elenchi patrimoniali, perché mai completati da un Ufficio preposto, per cui, senza un chiaro censimento aggiornato e informatizzato, non si capisce se questi terreni sono pienamente disponibili, chi li detiene e se il comune ne ricava qualcosa. Richiamano l'attenzione sulle concessioni di questi terreni che puntualmente non passano in discussione politica o in Consiglio Comunale e vengono lasciati nella discrezione solo di alcuni dirigenti o della Giunta che spesso non si interessano del destino di questi manufatti o lasciano dubbi sulla loro gestione, soprattutto quando si tratta di concessione ai privati, operazioni spesso effettuate in maniera opaca e senza un'evidente gara pubblica. Pertanto è necessaria la creazione di una banca dati informatizzata, che permetta a chiunque le informazioni con la giusta chiarezza e trasparenza eliminando tutti gli aspetti di opacità nell'affidamento.

L'avv. Bufo e il dott. Lattanzio definiscono gli ultimi anni prima dell'amministrazione Cascella deludenti per quanto attiene il Servizio Demanio. Il settore è stato trascurato nei fatti mentre gestire il patrimonio rimane una delle deleghe più importanti della Giunta e l'esito di queste riunioni deve avere il fine di insistere nel creare un Ufficio che va riorganizzato e dotato di personale e deve avere un approccio del tipo aziendalistico non solo del padre di famiglia che sappia difendere gli interessi del patrimonio. Se gestito male il patrimonio diventa un peso e non un fiore all'occhiello. Questo Ufficio deve anche promuovere al project financing soprattutto quando si tratta di immobili di interesse storico, i gioielli della città, come S.Andrea, il Comune non avrà mai la possibilità di restaurare Palazzi come S.Andrea, pensare al project financing è l'unico approccio che deve essere reale e concreto e non solo parole e guardare al privato non con sospetto. E' necessario ottenere remuneratività dallo sfruttamento dei bene e rivedere i fitti e i contratti in essere rimodulandoli per eliminare le sacche di sfruttamento che esistono ancora..

A conclusione della seduta l'intervento del vicesindaco Annetta Francabandiera, che si dichiara entusiasta e fiduciosa nel lavoro svolto dall'Amministrazione definendo importante con il Regolamento la creazione di una mappatura vera della quantità del patrimonio, ricordando l'ottima operazione di recupero degli alloggi abusivamente occupati nell'area ex-distilleria che hanno rilanciato il bisogno di ordine e legalità nel trattamento dei beni comunali. Concorda che la revisione dell'Ufficio Demanio ha un'importanza decisiva nel riordino della macchina comunale che permetterebbe la ricostruzione di base di un archivio chiaro e preciso da lasciare a chi gestirà in futuro.
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