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Sulle ricette sigla BT, le associazioni andriesi non ci stanno

«Si parli di ben altro»

Riceviamo uno nota, in riferimento alla recente approvazione della proposta di Legge del Consiglio Regionale, da parte delle associazioni andriesi:
"Io Ci Sono!" – "Pro Andria Sesta Provincia" – "Libertà è Partecipazione" - "Libera Associazione Civica" – "Cittadini di Andria"

«Poiché viviamo nell'era della confusione e della distorsione, apprendiamo che la ASL starebbe per cambiare denominazione ma questo non è assolutamente vero. Il Consiglio Regionale Pugliese, a nostro avviso, avrebbe potuto spendere quella seduta di Consiglio per affrontare ben altri e più gravi problemi che investono la Regione Puglia, a cominciare dall'elevatissimo livello di disoccupazione e di precarietà, soprattutto giovanile, al bassissimo livello di sicurezza nelle città, alla storica crisi delle Piccole Imprese e al degrado dei nostri centri urbani. Invece No. Si discute ancora di Sigle e di "scippi" alle altre città della Sesta Provincia, a vantaggio di Barletta, ove qualche politichino di turno andrà a spendere questa ulteriore "vittoria".

Intanto precisiamo che l'aver mutato la sigla sulle ricette mediche da BAT a BT non cambia assolutamente la denominazione giuridica della ASL che rimane BAT, poi è il caso di affermare con forza che se tutto questo rientra nella strategia, ormai smascherata, che si vuole costruire la Provincia di Barletta utilizzando tutte le altre città, come di fatto sta accadendo, questo non va bene.
A questo punto ci pare doveroso riproporre e rivendicare quanto da noi sempre affermato e chiesto, cioè il cambio della Sigla da BT ad AB, che non desta alcun fraintendimento.

Quale sarà il prossimo obiettivo? Scippare anche la Sede Legale alla città di Andria?
Se è così ditelo pure apertamente, anche se lo sospettiamo da anni. Una cosa è certa. Il Te Deum va cantato sulla bara del defunto, né prima né dopo. In sede di discussione sullo Statuto e sulla Sede Legale, che sarà attribuita alla città di Andria, prepariamoci tutti ad un grande concerto perché stiamo lucidando gli ottoni, quelli della legalità, del rispetto reciproco e dei Diritti Negati. E' inutile che qualcuno continua a mettersi a braccetto con i politici di turno per sperare in "accordi" sottobanco. Noi siamo attenti Osservatori Civici e i cittadini andriesi, come quelli delle altre prestigiose città della Sesta Provincia, sono in allerta perché ora non si tratta più di sterili polemiche e di storie di campanilismo ma si tratta di vere e proprie scorrettezze da parte di chi continua a pensare di essere unico soggetto titolato ad essere riconosciuto come Capoluogo della BAT.

Niente prime donne e soubrettes; stiano alla larga i manichini e i nullafacenti.
Questa deve essere la provincia di tutti e forse, fino ad oggi, non siamo stati ancora abbastanza chiari. Da questi principi di condivisione e di giusta ripartizione di oneri ed onori, così come è previsto in questa provincia Policentrica, non si sfugge. Non ci saranno accordi sottobanco che terranno. Siamo fortemente intenzionati a smascherare qualsiasi ulteriore tentativo di denigrazione, di emarginazione, soprusi e angherie da parte della città di Barletta, essendo pronti a far comprendere con chiarezza ai cittadini delle altre città quale malvagio progetto si stia tentando di porre in atto, mediante un complotto degno dei migliori film gialli di Edgar Allan Poe.
Che facciamo, continuiamo a tacere o c'è qualcun altro, politichini in primis di tutte le specie e di tutte le appartenenze, disposto ad "indagare" sul complotto e che abbia il coraggio e gli zebedei per uscire allo scoperto?»
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (18 voti a favore, 6 contrari e 21 astenuti) la proposta di legge del consigliere socialista Giuseppe Cioce che sollecitava l'adozione di due sole lettere (BT), per indicare nelle ricette a lettura ottica l'acronimo della provincia BAT, Barletta-Andria-Trani.

L'Ufficio legislativo ha infatti sciolto le riserve relative all'articolo 28 della legge regionale numero 10 del 2007, che prevede l'adozione di una indicazione numerica progressiva delle asl, ordinate secondo il numero dei residenti, dalla più popolosa alla BAT.
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